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ATTUALITÀ"Saranno gli azionisti a decidere i bonus"

04.03.13 - 17:05
Remunerazioni dei managers, il tema fa discutere in Svizzera e in Europa
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"Saranno gli azionisti a decidere i bonus"
Remunerazioni dei managers, il tema fa discutere in Svizzera e in Europa

LUGANO - Il mese di febbraio si chiude con un’altra brillante performance intermedia che situa l’SMI in vetta tra i maggiori indici. I motivi principali rimangono l’andamento favorevole del CHF durante il mese ed utili societari FY2012 sopra le aspettative, che hanno creato un clima borsistico positivo all’interno di un’Eurozona dove invece le incertezze permangono numerose. Un tema d’attualità sia in Svizzera che in Europa è la discussione sulle remunerazioni dei managers: se a Bruxelles c’è fermento per una possibile limitazione dei bonus bancari, la Svizzera ha risolto la questione con un plebiscito (68%) delegando agli azionisti la facoltà di deliberare in materia di remunerazione del management, un modello che si applicherà a tutte le società quotate in borsa. Il mercato all’apertura ha reagito compostamente ed appare peraltro maggiormente preoccupato dall’incertezza creata da altre variabili in Europa.

Anche l’economia reale ha dato segnali incoraggianti con l’indicatore economico del KOF che evidenzia l’affievolirsi della tendenza negativa iniziata nella seconda parte del 2012, lasciando intuire una stabilizzazione su livelli che possiamo definire moderatamente positivi.

Le indicazioni fornite da Temenos per il FY2012 sono spesso rivelatorie per estrapolare indicazioni e conferme sull’andamento del settore bancario in varie geografie. In occasione del 4T12, dopo 5 trimestri consecutivi di crescita negativa, le cifre presentate sono state migliori delle attese, complice anche un fattore stagionale, e grazie a questo soddisfacente risultato trimestrale, anche il consuntivo 2012 ha battuto il consensus. Le aree geografiche che maggiormente hanno contribuito alla crescita sono state l’Europa e gli US, mentre Asia e Medio Oriente hanno subìto una contrazione rispetto al 2011.

Swiss Life è stata l’ultima società assicurativa principale ad ufficializzare il 2012, confermando il buon andamento precedentemente notato nel settore, battendo anch’essa il consensus con buon margine. In particolare, il free cash flow è stata la metrica che maggiormente ha rassicurato il mercato, rivelandosi adeguato per assorbire importanti ammortamenti relativi all’acquisizione di AWD. La valutazione si mantiene a sconto, ma l’interesse per il titolo rimane moderato, a causa del dividendo poco attrattivo e con poche prospettive d’incremento.

Holcim è stato il miglior titolo della buy list svizzera con oltre il 4% di outperformance settimanale sull’SMI, grazie a cifre 2012 positive che evidenziano buona crescita nei mercati emergenti. Dopo diversi trimestri di debolezza, anche il potenziale di crescita negli Stati Uniti sembra essere ritornato interessante. La struttura finanziaria del gruppo è solida e la valutazione è tuttora a sconto sui concorrenti, mentre il profilo di rischio appare contenuto, limitatamente al settore.

Da notare una particolare debolezza del settore bancario, particolarmente in chiusura di settimana, con Julius Baer, UBS e Credit Suisse che risultavano in coda all’SMI con delle performances vistosamente in calo, che hanno vanificato quanto di buono sin qui mostrato durante il 2013. Rimaniamo come prima prudenti sul settore bancario e riteniamo che sia prematuro come idea d’investimento.

I motivi d’interesse per la prossima settimana sono limitati all’assemblea generale di Roche, il cui titolo ha finora fornito la migliore performance YTD nella buy list svizzera, non da ultimo anche grazie al AA recentemente dato da Fitch, allorquando la concorrente Novartis ha invece subito un declassamento ad Aa3 da parte di Moody’s. Il potenziale di Roche è comunque intatto e ci aspettiamo a scadenze regolari delle comunicazioni sull’evoluzione finora molto positiva di nuovi medicamenti oncologici, mentre per quanto riguarda l’aspetto finanziario in particolare prestiamo attenzione all’evoluzione del dividendo.

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