Il big match della serata è andato agli Heat per 105-100
MIAMI - Una protesta a chiare lettere anzi segnali. Quella dei San Antonio Spurs che si sono presentati a Miami per il big match della serata Nba senza i migliori giocatori: Tim Duncan, Manu Ginobili, Danny Green e Tony Parker. L'ammutinamento aveva come motivazione le troppe trasferte (sesta gara di fila fuori casa, la quarta in cinque giorni) di questa stagione NBA in un calendario che molte squadre non hanno gradito. Nell'altro match della serata, Golden Stateha battuto Denver con thriller sulla sirena. Intanto Derek Fisher torna a giocare con i Dallas Mavericks.
Incredibile il fatto che San Antonio nonostante le assenze dei 4/5 del quintetto più due infortunati (Kawhi Leonard, Stephen Jackson) sia riuscito comunque a tenere testa ai Miami Heat facendo soffrire i campioni in carica fino ai secondi finali e si arrende soltanto alla tripla di Ray Allen a 22"’ dalla sirena. Ma la scelta degli Spurs è destinata a creare un caso. "E' stata una decisione per il bene della squadra - aveva spiegato coach Popovich - una scelta impopolare, ma saggia". Una decisione che ha fatto infuriare David Stern il quale ha promesso "pesanti sanzioni" per gli Spurs.
Ci sono voluti invece diversi replay prima di chiarire chi avesse vinto tra Denver e Golden State. Il canestro finale di Iguodala che avrebbe dato la vittoria ai Nuggets arriva sul suono della sirena del 4° quarto. Il rallenty dimostrerà, mica tanto, che il tiro è avvenuto dopo l'azzeramento del cronometro della partita. (ITM)
I risultati di giovedì: Miami Heat - San Antonio Spurs 105-100; Golden State Warriors - Denver Nuggets 106-105.