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Un nuovo sito permette di ricevere pareri anonimi alle proprie domande: cosa ne pensi?
Da oggi dire la verità sarà più facile. Daniel Singer, un giovane americano, ha da poco creato youtell.com. Dal sito internet si potranno inviare specifiche domande ai propri amici, i quali potranno poi rispondere in forma anonima. Il principio è semplice: una volta iscritti il sistema recupera le amicizie da Facebook o Twitter, a cui si potrà in seguito sottoporre una domanda a cui si spera di ricevere una risposta sincera, aiutati all’anonimato.
Naturalmente il campo di applicazione passa da un semplice «come mi sta il nuovo taglio di capelli?» a magari «qual è il mio peggior difetto?» oppure «cosa ne pensate del mio fidanzato?». Di controindicazioni vere non ne esistono, se non forse il riuscire a sostenere la verità ricevuta o saper resistere alla curiosità di sapere da chi giunge un determinato commento.
Ma è davvero così difficile dire ciò che si pensa ad un amico, tanto da necessitare l’anonimato? Oppure non è forse meglio tacere per il bene altrui?
La verità può essere vista come un’opportunità per comprendere, valutare e crescere, ma a volte può anche essere sostenuta da invidia, malignità o anche da semplice senso di superiorità altrui camuffato da buonismo. Oppure la verità non è forse una qualità che va compresa individualmente?
In fondo lo diceva anche Caterina Caselli «se ho sbagliato un giorno ora capisco che, l’ho pagata cara la verità», ma soprattutto che «nessuno mi può giudicare, nemmeno tu», anche se a chiedertelo sono stato io. Cosa ne pensate? Dite la vostra!
