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L'OSPITENella polveriera Belli la fantasia rimane in panca

28.11.12 - 09:02
Con Yakin, Neumayr e Marchesano riserve di lusso, Ciarrocchi terzino e Pergl spettatore, il Belli rischia di rimanere a secco. Se le intromissioni "tecniche" di Bifulco non termineranno per i granata sarà dura
Ti-Press
Nella polveriera Belli la fantasia rimane in panca
Con Yakin, Neumayr e Marchesano riserve di lusso, Ciarrocchi terzino e Pergl spettatore, il Belli rischia di rimanere a secco. Se le intromissioni "tecniche" di Bifulco non termineranno per i granata sarà dura
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BELLINZONA – Hakan Yakin, Markus Neumayr e Antonio Marchesano sono il volto triste del Bellinzona che continua a vincere. Tornati a sognare la promozione in Challenge League dopo un inizio di stagione altalenante, i granata sembrano tutto fuorché una squadra unita. Sono un gruppo nemmeno troppo omogeneo, tenuto insieme dai risultati, ultimamente più che positivi e da poco altro.

Attorno al Comunale si stanno addensando nubi nerissime, che non promettono nulla di buono. Il presidente Giulini, spesso criticato in passato, è forse l’unico non colpevole in una situazione probabilmente figlia delle scelte del direttore sportivo Giuseppe Bifulco e, in generale, dello staff tecnico. A carico del direttore sportivo sono state mosse accuse pesanti. “Spinge per far giocare i suoi giocatori”, è stato detto. “È lui che sceglie al posto dell’allenatore”. Il mister e i suoi collaboratori avrebbero – il condizionale è comunque d’obbligo – la colpa di avallare le richieste del loro “superiore”.

“Davvero io non capisco come sia possibile rinunciare a calciatori del calibro di Yakin, Neumayr e Marchesano – ha sottolineato Arno Rossini – sono tre atleti di qualità, quelli che potrebbero dare la svolta al gioco del Belli, e invece vedono pochissimo il campo. Chi li sta sostituendo non ha certo le loro qualità e questo, nello spogliatoio, si avverte. Non so come stiano vivendo in gruppo questa situazione”.

Si parla di una squadra furiosa, di una riunione (avvenuta la passata settimana) nella quale tutti i calciatori hanno chiesto spiegazioni al presidente. Il clima insomma è incandescente. Anche in tribuna si è persa la pazienza: quando, contro il Chiasso, al posto di Yakin è stato fatto entrare Massella i tifosi hanno platealmente dimostrato di non gradire.
“Io, su Hakan, punterei a occhi chiusi. Se sta bene - e sono certo che ha dato la propria disponibilità solo perché ha risolto tutti i suoi problemi – è uno di quegli elementi ai quali non rinuncerei. E poi, rischio di ripetermi, vogliamo parlare di Ciarrocchi che fa il terzino? E ancora, a voi sembra normale che uno come Pergl non giochi? Per quanto riguarda lo spogliatoio… penso che le scelte impopolari e le intromissioni di Bifulco, se ci sono state, lo abbiano trasformato in una polveriera. Qualcosa, in ogni caso, deve esserci sotto: il silenzio stampa, quando “chiamato”, nasconde sempre qualche magagna”.

Visto dall’esterno, che idea ci si deve fare su quanto sta accadendo al Comunale?
“Dico solo che lavorare senza serenità non è facile e nemmeno produttivo. In una squadra, lo sanno tutti, quando le cose non vanno si deve cambiare. In questo caso non penso si possa intervenire sulla rosa. Credo quindi che, se davvero vorrà concorrere per la promozione, il presidente dovrà intervenire a livello tecnico”.

Eppure i risultati danno ragione alla società.
“Il Bellinzona è competitivo perché ha di gran lunga il miglior parco calciatori della serie: ha trenta giocatori fortissimi. Con una corretta gestione delle forze questa squadra vincerebbe il campionato con grande facilità ed enorme vantaggio sulle avversarie. Invece ora sta lottando, punto a punto, per acciuffare il primo posto”.

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