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CALCIOIl futuro del Milan si chiama Under 23

27.11.12 - 09:44
Berlusconi: "Cerchiamo ragazzi che possano diventare campioni in futuro, ma ci vuole tempo per ricostruire. Da qui in avanti arriveranno soltanto giocatori di 22 o 23 anni"
Keystone
Il futuro del Milan si chiama Under 23
Berlusconi: "Cerchiamo ragazzi che possano diventare campioni in futuro, ma ci vuole tempo per ricostruire. Da qui in avanti arriveranno soltanto giocatori di 22 o 23 anni"
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MILANO (Italia) - La metamorfosi sul calciomercato per il Milan sembra ormai completata. Il passaggio dal club che acquistava campioni affermati ma in età avanzata a quello che scova giovani talenti ha avuto l’anno zero in questa stagione ma continuerà nelle prossime. C’erano una volta i Ronaldo e i Ronaldinho, i Redondo e i Beckham e tutti gli assi stranieri e non – Zambrotta ad esempio – che i rossoneri adocchiavano e compravano ma ora la storia è cambiata. Lo ha deciso Silvio Berlusconi che traccia la politica dei prossimi anni, una svolta che si può racchiudere in una frase. “Cerchiamo ragazzi che possano diventare campioni in futuro, ma ci vuole tempo per ricostruire. Da qui in avanti arriveranno soltanto giocatori di 22 o 23 anni". La caccia ai nomi è aperta, di certo si sa che osservatori rossoneri sono in giro per il mondo a pescare i top-player del domani. Di sicuro il Milan ha una certezza in più. Il suo presidente è tornato ed i risultati si sono visti. La sua taumaturgica presenza ha prodotto un pari a Napoli in rimonta e due vittorie fondamentali per riaggiustare una stagione che sembrava compromessa. Come si legge sulla Gazzetta dello sport Berlusconi promette ai giocatori altre puntate di storia del Milan. "Con tutto quello che racconto, e che continuerò a raccontare, credo di averli ricaricati. Ho sentito nello spogliatoio un`atmosfera nuova. Credo che per la prima volta questi ragazzi abbiano capito di essere da Milan. Ho percepito una convinzione che mancava". Poi è arrivato lui, ha convinto gli incerti e fortificato quelli che erano già pronti a combattere, oltre ad aver guarito alcuni piccoli acciacchi. Per quelli più pesanti deve attrezzarsi. Nessuno fa miracoli.

FIDUCIA AD ALLEGRI - Un miracolo sarebbe forse convincere Pep Guardiola ad occuparsi del Milan, visto che il Manchester City si è già portato avanti assumendo alcuni dei suoi collaboratori. Berlusconi però non è tipo da arrendersi, e nel serpentone umano che lo circonda quando lascia il privee del ristorante Giannino, pieno di simpatizzanti come quando il Milan stazionava in zona Champions, il presidente risponde a ogni domanda e precisa che quello di avere il catalano in panchina è un`idea che non lo divide da Allegri. "Si continua così. Con il nostro allenatore ho un rapporto cordiale. Ma quale club non vorrebbe poter giocare come faceva il Barca di Guardiola? Ci sono tre squadre che hanno segnato le epoche del calcio. Una è l`Ajax di Cruijff, l`altra il Milan degli olandesi, la terza il Barcellona di questi anni. Per questo penso che non esista grande club al mondo che non vorrebbe assumere Guardiola". Detto questo, le quotazioni di Allegri sono risalite dopo il successo sulla Juve e soprattutto dopo il passaggio agli ottavi di Champions. L`impressione è che ci sia un patto con la dirigenza, e che il tecnico abbia capito la situazione: che il presidente si dilunghi pure in dichiarazioni d`amore a Guardiola, se l`operazione impossibile (o difficilissima, versione per gli ottimisti) andrà in porto, bene, altrimenti Allegri potrebbe restare. Sempre che non decida di risolvere il contratto, d`accordo con Galliani e Berlusconi. Per ora comunque i 4 punti in due partite di campionato riportano concordia e voglia di chiacchiere. Berlusconi dopo la partita chiama a raccolta tutti. da  Van Basten (che va via presto) a Galliani, al tecnico (accompagnato dai soliti amici di Livorno). La cena è lunga, l`intermezzo di interviste pure. E alla fine, mentre fuori diluvia, Berlusconi si ferma a chiacchierare con i tifosi e concede una dichiarazione-battuta da curvaiolo. "Com`è battere la Juve con un rigore inesistente? Dà ancora più gusto". Dopo il gol di Muntari, suggerisce uno... E lui, ridacchiando: "Per far pari con quello, di rigori ce ne vogliono almeno dieci".

IL MODULO DE FUTURO - Prima, dentro al ristorante, c`era stato tempo per discorsi più articolati: "Chi mi ricorda El Shaarawy? Nessuno, neppure Eto`o. E` particolarissimo. Dice che gli piacerebbe che arrivasse Balotelli perché sono amici? Se sono amici possono andare a giocare a carte". "Certo che mi aspettavo questa accoglienza per Van Basten. Ogni volta che viene lo accogliamo così. Merita l`amore di tutti, compreso quello del suo presidente. Potrà allenare il Milan? Tutto può essere". "Inzaghi sta facendo la sua gavetta. Sa tutto del calcio, potrà diventare un bravo tecnico". Per il futuro a breve termine, Berlusconi ha piani precisi. "Abbiamo scelto un gioco robusto contro la Juve perché loro sono aggressivi dal primo all`ultimo minuto. Conte è bravissimo in questo. Abbiamo scelto un sistema diverso dal preferito, ma prossimamente schiereremo un tridente con Bojan dietro le punte, El Shaarawy e uno fra Robinho e Pato. Quando Pato sarà tornato in forma, sarà un trio formidabile. Non mi sono mai pentito di non aver ceduto Pato, Tevez non mi è mai piaciuto".  Poi ancora: "Abbiamo dato la fascia a Montolivo perché pensiamo che possa essere l`uomo giusto per il futuro. E` stata una scelta fatta dalla società: consideriamo Montolivo il nostro nuovo Pirlo, ha quello che serve per essere il capitano".  Chiusura infine per Sneijder: "Non ho sentito mai parlare di Sneijder, non c`è la possibilità che venga al Milan. Cassano? Era lui che non voleva stare con noi”. (ITM)

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