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Müller: "Il Mondiale a Voss sarà il vero obiettivo"

SCI FREESTYLEMüller: "Il Mondiale a Voss sarà il vero obiettivo"

22.11.12 - 14:58
La sciatrice rossocrociata è pronta per il via della Coppa del Mondo di Skicross che inizierà il 15 dicembre, così come lo è Deborah Scanzio, che nelle Gobbe dichiara: "Per marzo sarò pronta"
Ti-Press / Benedetto Galli
Müller: "Il Mondiale a Voss sarà il vero obiettivo"
La sciatrice rossocrociata è pronta per il via della Coppa del Mondo di Skicross che inizierà il 15 dicembre, così come lo è Deborah Scanzio, che nelle Gobbe dichiara: "Per marzo sarò pronta"
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LUGANO – Le stagioni di Coppa del Mondo di Skicross e di Gobbe sono pronto a partire, il via è sempre più vicino e le ticinesi Katrin Müller e Deborah Scanzio non vogliono farsi trovare impreparate, anche in vista dell’appuntamento con i Mondiali che nel marzo 2013 si terranno a Voss, in Norvegia.

Obiettivi - Reduce dall’ultima stagione che l’ha vista concludere al terzo posto nella classifica generale, Katrin Müller guarda con fiducia al futuro: “L’obiettivo generale è di migliorare in tutti i campi, cercando sempre e comunque di divertirmi. Ma certamente la testa vola anche al Mondiale dopo spero davvero di conquistare una medaglia. Sarebbe una vera gioia”, ha esordito la 23enne.

Nel 2012 la ragazza di Airolo è stata la migliore delle svizzere nello Skicross: “Per me è stata una grande soddisfazione, anche se a volte la sfortuna ci ha messo lo zampino; quest’anno cercherò di migliorarmi, anche se alcune atlete molto forti torneranno alle competizioni: mi vengono in mente le canadesi, con le quali dovrò sicuramente fronteggiarmi”, ha continuato Katrin.

La preparazione estiva - Nel frattempo durante l’estate ha affrontato una preparazione fisica molto più centrata sulla potenza muscolare, per migliorare in quel fattore delle gare che a volte l’ha vista penalizzata, ovvero la partenza: “Si, le mie avversarie sono molto brave allo start e per questo col mio preparatore abbiamo lavorato molto a secco, per potenziare la muscolatura ed essere più reattivi e forti in quel momento. Sabato 24 novembre poi partirò per il Canada dove mi attendono diversi giorni sulla neve, prima dell’avvio della stagione, anche se in totale avrò sciato meno degli anni scorsi, ma questa è stata una scelta ponderata. L’importante inoltre sarà esser pronti mentalmente, anche per questo non dimentico la mia vita lavorativa, perché poter staccare dallo sport mi aiuta tanto; nell’anno olimpico però probabilmente mi concentrerò solo sullo Skicross, dato che anche il tracciato di Sochi, così come quello di Voss, mi si addice molto ed è molto bello”, ha concluso la sciatrice rossocrociata.

Le Olimpiadi sono ancora lontane, il Mondiale si avvicina, ogni cosa va presa una alla volta e anno dopo anno, ma sicuramente alcuni appuntamenti non possono passare inosservati a una ragazza di 23 anni che rappresenta il presente e il futuro di questa disciplina, proprio come lo è anche Deborah Scanzio.

La condizione fisica - La 26enne, che gareggia per la FISI, è da anni l’icona delle Gobbe per i colori ticinesi, anche se un grave infortunio al ginocchio ha messo fine alla sua stagione appena conclusa: “Non sono al 100% fisicamente, alcuni dolori ci sono ancora ma mentalmente sono prontissima; la vera forma arriverà a marzo, cioè quando conta, quando ci sono in programma i Mondiali”, sottolinea una sorridente Deborah.

L'infortunio e il recupero - È stata comunque un’estate travagliata, anche perché le condizioni del suo ginocchio cambiavano da giorno a giorno: “Ad agosto stavo benissimo, ma sulla neve non riuscivo a sciare: con una settimana di fisioterapia è cambiato tutto. Sono sicura di me stessa e i piccoli miglioramenti quotidiani mi regalano gioia e orgoglio. Quest’infortunio devo vederlo dal lato positivo: non sarò al 100% da subito, quindi tutto ciò che arriva è tutto di guadagnato”, ha continuato la ragazza di Piotta.

La sua vita però non si ferma certo allo sci e basta, anzi quei mesi di riabilitazione le sono serviti per guardare al futuro: “Sono 10 anni che competo ad alti livelli e in quel periodo un po’ brutto della mia vita ne ho approfittato per fare quelle cose che in tutti questi anni non ho potuto fare e ho iniziato a guardare a quello che vorrò fare quando la mia carriera terminerà; inoltre star ferma tutti questi mesi mi ha aiutato a costruire delle nuove e importanti motivazioni”, ha concluso la giovane Scanzio.

In merito al suo infortunio è intervenuto anche il suo fisioterapista Gilles Neunschwander che ha sottolineato come in questo periodo si sono affrontate tre fasi importanti: quella della riabilitazione muscolare, per ricostruire la forza, quello del “return to ski” durante la quale Deborah ha dovuto riprendere a compiere i movimenti base del suo sport, e quello del “return to race” che combacia con la possibilità reale di ritornare a competere ad alti livelli durante una gara.

A conclusione della conferenza è intervenuto anche Enzo Filippini, orgoglioso presidente della Federazione dello Sci della Svizzera Italiana, che ha sottolineato come le due atlete siano “due ragazze di grandi qualità, da sempre presenti al vertice delle proprie discipline”. Inoltre è stata presentata l’idea di realizzare ad Airolo una pista per lo Scikross e una per le Gobbe, in collaborazione con Swiss Ski, che renderebbe la stazione sciistica ticinese il vero centro d’allenamento per le nuove leve.

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