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CALCIORenzetti: "I giocatori non ridevano più come prima"

12.11.12 - 19:10
Il presidente del Lugano spiega i motivi che hanno spinto la società a cambiare guida tecnica
Ti-Press
Renzetti: "I giocatori non ridevano più come prima"
Il presidente del Lugano spiega i motivi che hanno spinto la società a cambiare guida tecnica
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LUGANO - Il presidente del Lugano ci illustra quali sono i motivi che hanno spinto la società a sostituire in panchina Davide Morandi.

Nel comunicato ha parlato di sconfitta per tutti. Quali sono le cause di questa sconfitta?
“Il problema è che il progetto è molto ampio e comprende la ricostruzione della società, i tifosi, gli aspetti tecnici e gli sponsor. Di questa spirale negativa di risultati tutti ne stavamo soffrendo. I giocatori non ridevano più come prima ed erano affranti così come Morandi. Se uno ha un problema ad un braccio o ad una gamba sa dove farsi curare, mentre noi purtroppo non abbiamo trovato la causa di questi risultati negativi”.

C’è qualcosa che si sente di rimproverare a Davide Morandi?
“No. Non siamo riusciti a fare una diagnosi dei mali di questa squadra e dunque non me la sento di fare rimproveri. Devo anche dire che siamo stati parecchio sfortunati perché nessuna squadra ci ha mai messo sotto. Il Lugano ha disputato tutte le partite alla pari con gli avversari”.

Lei recentemente aveva dichiarato che l’arrivo di alcuni giocatori hanno minato un po’ l’ambiente. Come mai?
“Probabilmente in estate alcuni giocatori erano più sciolti e avevano la sicurezza del posto in squadra. In seguito, dato che eravamo un po’ contati, abbiamo deciso di allargare la rosa. Da qui non so cos’è successo, credo sia un insieme di diverse cause. Se poi andiamo a vedere i giocatori che sono arrivati a stagione in corso, soltanto Urbano ha giocato con una certa regolarità. Gli altri sono stati utilizzati con il contagocce”.

Morandi come l’ha presa?
“Io credo che di questa situazione lui ne soffriva più di tutti. In poco tempo è passato dalla stelle alle stalle”.

I tifosi hanno giocato un ruolo importante nella vostra scelta?
No, la decisione è stata presa guardando soltanto ai risultati. La reazione purtroppo non è arrivata e questo mi ha obbligato a prendere questa decisione sofferta”.

Cosa vi aspettate ora da Ponte?
Ora siamo in un tunnel buio. Da una persona esperta e navigata come lui ci attendiamo, con dei messaggi semplici, che ci faccia uscire da questa difficile situazione".

 

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