Ecco la prestigiosa storia di un propulsore storico nato un quarto di secolo fa.
Sono passati esattamente 25 anni da quando BMW introdusse sulla E32 (seconda generazione della Serie 7 nata proprio l’anno prima) quello che era il primo propulsore a 12 cilindri tedesco del dopoguerra. Un V12 con 5 litri di cilindrata, 300 cavalli e 450 Nm che fecero della 750i una delle ammiraglie più prestigiosi e veloci del momento, nonché la prima vettura ad essere limitata elettronicamente ai canonici 250 km/h.
IL MOTORE PIÙ VELOCE DEL MONDO - Un propulsore che può vantare di essere stato, nella sua lunga storia, il V12 più venduto del mondo. Oltre a due generazioni di Serie 7 - E32 ed E38 - l’M70 (questa la sigla del propulsore) e la sua evoluzione M73 alloggiarono anche nel vano motore della BMW Serie 8 e della Rolls-Royce Silver Seraph. Ma non è tutto: sono infatti in pochi a sapere che la rispettiva versione curata dal reparto Motorsport ed impiegato nella futuristica e ricercata 850 CSi può vantare di essere stato impiegato, con le naturali ed opportune modifiche del caso, quale propulsore per la McLaren F1 che con i suoi 386 km/h di velocità massima divenne nel 1993 l’auto più veloce del mondo.
I V12 OGGI - Nonostante oggi vi siano tanti propulsori V8 ad avere prestazioni identiche e consumi inferiori ai V12, BMW non intende abbandonare quest’ultima tipologia di propulsori che continuano sempre a rappresentare il fiore all’occhiello della produzione motoristica mondiale, vantando un prestigio per nulla equiparabile ai pur validi “fratelli” con 4 cilindri in meno. Il prestigio, alla fine dei conti, è sempre una questione di numeri. E a proposito di numeri ecco quelli dell’attuale dodici cilindri bavarese: 6 litri di cilindrata, due turbine, 544 cavalli e 750 Nm.