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Secondo gli investitori l'ottimismo venutosi a creare con i recenti annunci delle banche centrali di Europa e Stati Uniti ha lasciato il posto allo scetticismo. "Quasi tutti i mercati lasciano intravvedere che dopo i forti aumenti delle scorse settimane ci si sta avviando verso una fase di consolidamento", ha commentato un operatore di Credit Suisse.
I mercati hanno inoltre risentito delle incertezze sulla Spagna e delle tensioni tra Giappone e Cina sul contenzioso territoriale delle isole Senkaku/Diaoyu, che hanno costretto multinazionali nipponiche come Toyota, Honda e Nissan a fermare la produzione degli impianti in Cina.
La crisi che continua ad attanagliare l'eurozona si fa intanto sentire anche in Svizzera. Stamane la Segreteria di Stato dell'economia ha abbassato le previsioni di crescita economica elvetica, annunciando un aumento del prodotto interno lordo per il 2012 pari all'1%, contro l'1,4% pronosticato tre mesi or sono.
Oggi sono risultati in discesa i titoli ciclici, che nelle scorse settimane avevano beneficiato di rialzi. In perdita di velocità anche i bancari e il lusso, mentre i titoli difensivi si sono dimostrati più dinamici.
UBS ha fatto un tonfo del 3,15% (a 12,01 franchi), Credit Suisse ha ceduto l'1,65% (a 21,49 franchi) e Julius Bär l'1,72% (a 33,79 franchi). Deboli pure gli assicurativi Zurich Insurance (-0,62% a 240,60 franchi) e Swiss Re (-0,40% a 62,45 franchi), così come Swatch Group (-2,19% a 397,00 franchi).
Hanno invece registrato guadagni i pesi massimi Nestlé (+0,77% a 59,00 franchi), Novartis (+0,18% a 55,70 franchi) e Roche (+0,17% a 176,10 franchi). In controtendenza rispetto all'andamento del mercato anche Syngenta (+0,20% a 342,40 franchi).
