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EVENTIIl Gran Premio della Svizzera è tornato in vita!

31.08.12 - 08:12
Si è tenuta lo scorso week-end la seconda edizione: Loris Gianotti vi ha partecipato con la sua Porsche 356, raccontandoci com’è stata questa emozionante giornata.
Loris Gianotti
Il Gran Premio della Svizzera è tornato in vita!
Si è tenuta lo scorso week-end la seconda edizione: Loris Gianotti vi ha partecipato con la sua Porsche 356, raccontandoci com’è stata questa emozionante giornata.

LA STORIA - Dal 1934 al 1954 la città di Berna è stata un luogo d'importanza internazionale per gli sport motoristici. Bolidi di Formula 1, auto sportive e moto si sfidavano in diverse corse.  Sulla pista "Bremgarten" sono letteralmente sfrecciati piloti che hanno fatto la storia: Rudolf Caracciola, Alberto Ascari e Juan Manuel Fangio, solo per citarne alcuni. Il "Grosser Preis der Schweiz" o il "Grand Prix von Bremgarten", come veniva altrimenti chiamato, si disputò per la prima volta nel 1934 e proseguì fino al ‘39. Interrotto durante la seconda guerra mondiale, riprese nel 1947 per protrarsi fino al 1954. In questi ultimi quattro anni il Gran Premio fu inserito nel calendario del campionato mondiale di Formula 1. Ma nel 1955, a seguito di un grave incidente alla 24 Ore di Le Mans nel quale persero la vita 81 persone,in Svizzera si decretò per motivi di sicurezza la fine dello svolgimento di gare su circuito. Dopo questa decisione che ancor oggi fa rattristare molti appassionati di motori, Il GP-Schweiz si disputò in altre due occasioni: nel 1975 (quando vinse Clay Regazzoni su Ferrari) e nel 1982 ma, a causa del citato divieto del ‘55, le due corse si tennero in territorio francese sul circuito Dijon-Prenois.  Nel 2003 qualcosa sembrò muoversi, visto che fu inoltrata un'iniziativa parlamentare per togliere il tale divieto, ma la stessa fu respinta nel 2009 dal Consiglio degli Stati per motivi ambientali e di politica sul traffico. Tutt'ora vige quindi il divieto di disputare in Svizzera qualsiasi gara su circuito.

L’ALTERNATIVA? I “MEMORIAL” – Per ammirare gioielli d'epoca in movimento e "respirare" l'odore di benzina e olio, agli appassionati e curiosi non resta altro che ripiegare sulle "rievocazioni" o "memorial". Per i possessori di veicoli d'epoca o cosiddetti "gentlement drivers" è l'occasione invece per far rombare i propri bolidi rimasti magari fermi da qualche tempo.  Queste manifestazioni dove non c'è né classifica né cronografo che decretino un vincitore sono un'ottima alternativa per mostrare al pubblico la vasta gamma di auto da Gran Turismo, da corsa o Formula che altrimenti non potrebbero circolare per motivi legati all'omologazione stradale. Va da sé che gli organizzatori di questi eventi devono porre criteri e limiti chiari per l'accettazione delle vetture in quanto la richiesta di partecipazione da parte dei collezionisti è in continua ascesa. Avendo una scelta variegata a disposizione, considerando che la Svizzera raggruppa un grande numero di veicoli d'epoca, gli organizzatori hanno il loro bel da fare nel scegliere il parco veicoli, garantendo così agli spettatori un evento di alto livello, variegato e di grande qualità.  I veicoli scelti possono essere dei pezzi rari o costruiti in serie limitate, originali o conformi il più possibile all'originale e, ove possibile, con una storia legata alle competizioni. Ripartite in varie categorie, le auto e le moto accettate alle rievocazioni sono generalmente costruite prima del 1976, anche se questa soglia viene sempre più ristretta.

Il GRAND PRIX SUISSE 2012 – Il secondo memoriale del GP-Suisse (il primo ha avuto luogo nel 2009) si è tenuto nella capitale durante il fine settimana del 25-26 agosto. Si tratta di un circuito chiuso su strade normalmente aperte al traffico della lunghezza di 8 chilometri che in parte riprende il tracciato originale del GP-Bremgarten, da percorrere per la durata di 50 minuti. Alla partenza si sono presentati più di 200 bolidi d'epoca, proposti in varie categorie: dapprima le auto Sport e GT seguite da motociclette da corsa, sidecars, auto da corsa, GP e formula. In occasione dell'edizione di quest'anno gli spettatori hanno potuto ammirare, tra le altre, la Ferrari 512 M che partecipò alla 24 Ore di Le Mans nel 1971. Un occasione che non capita sicuramente tutti i giorni. Tra un breve intervallo e l'altro, il sorvolo da parte di velivoli d'epoca.

LA NOSTRA ESPERIENZA – L'avventura del nostro Team composto da due vetture (Amilcar CGSS Kompressor del 1927 e Porsche 356 del 1954) è iniziata sabato mattina con la partenza in direzione di Berna. Giunti nel primo pomeriggio a destinazione, le vetture sono state presentate ai vari controlli tecnici (verifica numeri telaio e motore, documenti e sicurezza vettura). La manifestazione ufficiale è iniziata sabato nel tardo pomeriggio con la sfilata delle moto e delle auto nel centro storico di Berna, seguita dalla presentazione ai presenti sulla piazza Federale, ove è accorso un folto pubblico. Molti gli appassionati, altrettanti i turisti che magari ignari dell'evento si sono fatti sorprendere positivamente dall'insolito rombo dei motori di quel fantastico museo a cielo aperto.  Per noi tantissima emozione e sicuramente anche orgoglio per aver fatto parte di questo evento.

50 MINUTI DI GIOIA - Se l'ambiente del sabato pomeriggio era rilassato e senza pressioni per dover mantenere determinati orari, tutt'altra cosa è risultata essere la domenica. Alcuni potrebbero pensare che una rievocazione sia paragonabile ad una passeggiata domenicale ma in realtà non è così: si tratta di eventi che richiamano moltissimi spettatori, con vetture e moto che sfrecciano su un circuito stradale, seppur chiuso. Molti sono i volontari e gli organizzatori che si preparano per mesi all'evento, dando priorità alla sicurezza del pubblico e dei partecipanti. Dopo aver passato i controlli tecnici del sabato, domenica mattina di buon ora mi attendeva il briefing piloti. Si tratta prevalentemente di ricordare ai partecipanti le regole base di condotta, di comportamento e di sicurezza. E' una sorta di "messa in riga" per evitare rischi e pericoli inutili da parte di piloti che si fanno prendere la mano (in questo caso il piede …). Il direttore sportivo è stato chiaro: "non sono permessi accompagnatori o copiloti e vige il divieto di sorpasso". Già di primo mattino gli spettatori iniziavano a prendere posto nelle apposite aree lungo il tracciato e sulle tribune. Alle 9 il via del primo gruppo, seguito finalmente dopo un'ora dal mio (Porsche 356 – categoria vetture Sport e GT 1946- 1962). Un primo giro di ricognizione per conoscere le insidie e le particolarità del tracciato e poi via, con lo spasso assoluto per 50 minuti tra saliscendi, curve e rettilinei, per il divertimento soprattutto dei piloti ma anche del pubblico adulto accompagnato da molti piccoli fans.

10'000 SPETTATORI - Tutto si è svolto al meglio ed entrambe le vetture del nostro Team hanno sopportato bene la prova. Sicuramente un buon auspicio per una futura partecipazione. Malgrado la temperatura non fosse propriamente estiva, la meteo ci ha graziati con due giornate di tempo asciutto, garantendo così un ottimo svolgimento della manifestazione che ha contato, secondo le stime degli organizzatori, ben 10'000 spettatori. Ennesima dimostrazione che eventi di questo tipo sono richiesti, apprezzati e seguiti; motivo per il quale non vanno banditi come spesso (purtroppo) accade.  La manifestazione è proseguita ininterrottamente con un gruppo dopo l'altro ed il sorvolo da parte di velivoli d'epoca fino alle 15:00, orario in cui i gentlement drivers hanno omaggiato il folto pubblico con un giro finale del circuito dando appuntamento al 3° Memorial Grand Prix Suisse Berne.

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