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Dopo le indicazioni sugli ingredienti, valori nutrizionali e dose giornaliera raccomandata, le etichette degli alimenti indicheranno a breve anche l'entità dell'impatto ambientale dei prodotti alimentari.
Per un consumo più consapevole e rispettoso dell'ecosistema, l'etichetta ambientale comunicherà al consumatore il costo sociale delle emissioni di CO2, conseguenti alla produzione del cibo, oltre ad indicare il livello di inquinamento dell'acqua e l'impatto sul suolo. Gli esperti sono al lavoro per semplificare al massimo l'informazione al consumatore finale.
Non si tratta di calcoli facili, poiché gli indicatori per il calcolo dell'impatto ambientale sono molto complessi, comprendono numerosi parametri e naturalmente devono considerare tutta la filiera della vita di un prodotto alimentare, dalla sua coltivazione (o allevamento) all'arrivo sulle tavole dei consumatori. Valutazioni indispensabili per realizzare una etichettatura alimentare veritiera e semplice sotto l'aspetto della sostenibilità dell'impatto ambientale.
È il caso, ad esempio, di "Friend of the Sea", un marchio che certifica i prodotti della pesca e da acquacoltura sostenibile. Un aiuto alla qualità del cibo ma soprattutto a un mondo migliore e sostenibile sotto l'aspetto ambientale.
Nel futuro prossimo fare la spesa non sarà più quindi solo una scelta tra gusto, calorie e porzioni, ma anche l'impatto ambientale avrà il suo giusto peso nell'acquisto degli alimenti. Per il momento i paesi virtuosi che stanno lavorando in questa direzione sono la Francia e la Finlandia.
