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TicinoLe strane soluzioni di Paolo Bernasconi

09.08.12 - 11:00
Osservazioni alle recenti dichiarazioni dell'ex procuratore pubblico
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Le strane soluzioni di Paolo Bernasconi
Osservazioni alle recenti dichiarazioni dell'ex procuratore pubblico

Sull'edizione di martedì scorso (07.08.2012) del CdT é apparso un articolo riguardante la sicurezza nelle zone di confine del nostro Cantone. Il comandante delle guardie di confine, Mauro Antonini, spiegava che sarebbero aumentati i controlli in queste zone, con lo scopo di aumentare la presenza sul territorio delle guardie di confine, di aumentare la prevenzione e via dicendo. Alla fine dell’articolo si da spazio ad un intervento dell’ormai onnipresente ex pp Paolo Bernasconi. Il signor Bernasconi inizia rievocando gli sforzi preventivi compiuti (da lui , e da chi se no?) negli anni settanta per far installare negli uffici postali e nelle banche dei sistemi d’allarme e simili, non nascondendo di aver coinvolto anche le compagnie di assicurazione (suppongo invitandole ad aumentare i premi a coloro che non erano muniti di sistemi d’allarme) per raggiungere il proprio scopo. Conclude sentenziando che, a suo parere, le attività di cambiavalute lungo la fascia di confine, se giudicate pericolose, andrebbero vietate in quanto rischiose per il pubblico.

Deduco che secondo l’avvocato la priorità sia quindi quella eliminare i cambiavaluta che potrebbero subire dei furti, in modo da non invogliare i delinquenti ad oltrepassare la frontiera per rapinarli. Non fa una grinza.

Provo quindi a seguire la logica, chiamiamola eufemisticamente così, dell’ex pp e deduco che bisognerebbe chiudere anche i distributori di carburante; i quali sono notoriamente sono uno dei bersagli favoriti dei pendolari del furto. Successivamente mi ricordo di abitare nel Malcantone e più precisamente a Ponte Tresa, proprio sulla fascia di confine. Proprio nella regione in cui da inizio anno sono stati commessi più di cinquanta furti nelle abitazioni. Continuando a seguire il pensiero dell’avvocato (che a questo punto non ha più niente a che vedere, nemmeno eufemisticamente, con la logica) deduco che dovrei traslocare, in questo modo non attirerei più i topi d'appartamento!

Stufo d'immaginare altri comici (o deleteri?) risvolti del sapiente pensiero dell'avvocato, mi fermo e mi viene in mente che forse la priorità dovrebbe essere garantire la sicurezza dei cittadini e di chi lavora, come i cambiavalute, invece di farli chiudere. Mi viene in mente che bisognerebbe prendersela con chi i crimini li commette e non con chi li subisce. Mi viene in mente che un ex pp, oggi in prima fila a flagellare (in nome della legge!) gli "evasori" che cercano di non farsi depredare da Stati sempre più ingordi, ci sarebbe potuto arrivare. Mi viene in mente che forse sarebbe meglio ammettere che la libera circolazione delle persone ha portato con se un sacco di magagne. Poi mi ricordo che siamo in agosto, il caldo alle nostre latitudini è torrido, e per uno che ormai non passa giorno senza apparire su uno o l’altro quotidiano, potrebbe risultare difficile dire sempre la cosa giusta. Infine mi viene in mente quello che dice il signor Bernasconi durante il resto dell’anno, quando il clima è meno sfiancante, e mi accorgo che molto probabilmente, il caldo non c’entra niente.

 

 

Riccardo Galfetti, Ponte Tresa

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