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TICINONasce tra graffiti e parole "No Mercy" per i Labatoir

02.08.12 - 14:02
Il video della crew plurilingue tra hip hop e graffiti
Foto dalla pagina Facebook
Nasce tra graffiti e parole "No Mercy" per i Labatoir
Il video della crew plurilingue tra hip hop e graffiti

LOCARNO - Uno scheletro che abbraccia la scritta “No Mercy” e il testo di una canzone. Questo è ciò che viene costruito lungo la durata del video uscito in questi giorni, dove un graffito prende vita dietro le spalle di Trigo (Samuel Pura) e Styun (Giancarlo Diethelm), componenti dei Labatoir. Il titolo della canzone – No Mercy – e le sue parole rimangono indelebili come lo spray sul muro.

“Con un graffito si può parlare in una sola immagine. In più si ha un maggiore impatto e un’interpretazione che può essere più libera”. Così ci spiega Styun la scelta per le immagini del nuovo videoclip è caduta su questa particolare arte. E se in più si presenta l’occasione, perché non coglierla al volo. Ed ecco che dalle mani degli artisti Styun e Bigtato (Renato Benzoni) nasce una nuova opera, a ritmo di rap. Il testo parla del malessere generale che investe tutta la società, dell’individualismo e dell’assenza di vere e proprie regole morali.

Il videoclip è solo il punto di partenza. I Labatoir stanno infatti producendo per arrivare a un nuovo album, probabilmente già per il prossimo inverno. Trigo non ha dubbi: “YouTube è la nuova televisione, un videoclip è più facilmente condiviso e le immagini possono avere più impatto sulla gente”. No Mercy è quindi solo un assaggio a quello che si potrà assaporare nell’album completo. Il gusto è di un rap più libero, con il background che distingueva i Labatoir agli inizi. La maggior parte dei brani sono eseguiti da Trigo e Styun, ma con featuring sia da dentro che da esterni alla crew.

I Labatoir hanno fatto del loro plurilinguismo un punto di forza e un valore aggiunto delle proprie produzioni. La lingua madre – per alcuni l’italiano, ma anche l’inglese e il francese – è una necessità per esprimersi in maniera più personale e poetica. Un segno distintivo che porta la crew a crearsi una nicchia nel grande panorama ticinese del rap, che sempre più diventa eterogeneo. “Spesso c’è poca collaborazione, dovuta anche alla confusione e all’evoluzione del genere. Il pubblico stesso, andando a un concerto rap, non sa esattamente cosa aspettarsi”. Secondo i Labatoir è quindi più difficile in Ticino riuscire a trovare il modo per esibirsi live, se si fa del rap.

Il videoclip di “No Mercy” non sarà l’unica produzione dei Labatoir che circolerà in rete. Un altro progetto capitanato da Rafal72 (Ludovico Ghezzi) proporrà canzoni dal testo più leggero che saranno trama di vari video, in uscita a partire da agosto (il primo con il nome Freestyle n.1). Un altro album sarà invece proposto da Mr. Goblin (Filippo Mornaghini). Segui i progetti dei Labatoir sul loro profilo di Stagend.com e scopri dove suoneranno! www.stagend.com/labatoir
ROS

 

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