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DAMASCOSiria: centri detenzione, arcipelago dell'orrore

03.07.12 - 18:44
Siria: centri detenzione, arcipelago dell'orrore
DAMASCO - Abusi e umiliazioni sessuali, bastonate, maltrattamenti di ogni genere, scosse elettriche ai genitali, finte esecuzioni: sono questi alcuni dei brutali metodi di tortura usati dai principali servizi di intelligence siriani in 27 centri di detenzione che ospitano decine di migliaia di persone, molte delle quali vengono sottoposte "sistematicamente" a queste pratiche dal marzo 2011, quando sono cominciate le dimostrazioni contro il regime.

È la denuncia contenuta in un rapporto di Human Rights Watch (HRW) dal titolo "L'arcipelago della tortura". Nel documento, di 81 pagine, l'organizzazione lancia un appello al Consiglio di Sicurezza dell'ONU affiché denunci la situazione in Siria alla Corte penale internazionale e adotti sanzioni mirate contro i funzionari sospettati di essere coinvolti negli abusi.

Il rapporto, che si basa su oltre 200 interviste ad ex detenuti e disertori siriani, costituisce una dura denuncia dei metodi di repressione utilizzati dal presidente Assad, tanto da indurre gli esperti di HRW a parlare apertamente di crimini contro l'umanità. "L'uso sistematico di abusi e torture documentato da Human Rights Watch indica chiaramente una politica di Stato della tortura e del maltrattamento e quindi costituisce un crimine contro l'umanità", scrive infatti l'organizzazione.

Gli artefici sono le quattro principali agenzie di intelligence, conosciute con il nome di 'mukhabarat': il Dipartimento di intelligence militare, il Direttorato di sicurezza politica, il Direttorato di intelligence generale e il Direttorato di intelligence dell'aeronautica militare. Tra loro gestiscono i 27 centri di detenzione sparsi in tutto il Paese: 10 a Damasco, quattro a Idlib, quattro a Homs, quattro a Latakia, tre a Doraa e due ad Aleppo.

"Le agenzie di intelligence gestiscono un arcipelago di centri di tortura sparso su tutto il Paese", ha commentato Ole Solvang, un ricercatore di Human Rights Watch. "Pubblicando l'ubicazione di questi centri, descrivendo i metodi di tortura e identificando i responsabili, stiamo avvertendo queste persone che dovranno rispondere di questi crimini orribili".

ATS
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