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ITALIA / SVIZZERA"Bene la ripresa dei negoziati"

28.06.12 - 21:14
L'ambasciatore svizzero in Italia Bernardino Regazzoni e il presidente della Commissione montagna dell'Anci Enrico Borghi si sono incontrati oggi pomeriggio a Roma. Al centro della riunione la ripresa dei negoziati tra Italia e Svizzera
Tipress (archivio)
"Bene la ripresa dei negoziati"
L'ambasciatore svizzero in Italia Bernardino Regazzoni e il presidente della Commissione montagna dell'Anci Enrico Borghi si sono incontrati oggi pomeriggio a Roma. Al centro della riunione la ripresa dei negoziati tra Italia e Svizzera

ROMA - L'ambasciatore svizzero in Italia Bernardino Regazzoni e il presidente della Commissione montagna dell'Anci Enrico Borghi si sono incontrati oggi pomeriggio a Roma. Al centro della riunione la ripresa dei negoziati tra Italia e Svizzera in vista di un nuovo trattato fiscale, le cui ripercussioni coinvolgono numerosi Comuni di confine italiani (quasi tutti montani) in Valle d'Aosta, Piemonte e Lombardia e le economie di tali territori.

All'ambasciatore elvetico, il presidente della Commissione montagna ha sottolineato la preoccupazione oggi esistente fra i Comuni che un nuovo accordo relativo all'imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri (che oggi garantisce un ristorno ai Comuni di frontiera, tramite le Province e le Comunità Montane, del 38,8% delle imposte pagate alla fonte) possa penalizzare i Comuni ed i territori interessati, soprattutto in seguito alla richiesta del Canton Ticino di una riduzione dell'aliquota al 12,5%.

Borghi ha osservato che oggi quel gettito totale di ristorni ammonta a circa 54 milioni di euro, redistribuiti tra 400 Comuni di confine, e che tali risorse costituiscono una fonte indispensabile di alimentazione degli investimenti a favore anche delle politiche transfrontaliere. Sul tavolo sono stati posti anche altri aspetti, legati alla possibilità di inserire nel nuovo trattato anche il tema del riconoscimento dei titoli di studio e una migliore accessibilità e fruibilità dei mezzi di trasporto da parte dei lavoratori.

Dal canto suo, l'ambasciatore Regazzoni ha confermato l'avvenuto pagamento della tranche dei ristorni 2011, e successivamente ha sottolineato come si tratti di un negoziato molto ampio di cui è appena iniziato il primo round e che coinvolgerà molti aspetti quali la regolarizzazione dei valori patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti non residenti, l'introduzione di un'imposta alla fonte sui futuri redditi da capitale, l'accesso ai mercati finanziari, le "black list" esistenti, e quindi anche la revisione della Convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni e l'accordo relativo alla retrocessione dei redditi da lavoro nelle zone di frontiera. Da parte elvetica è stata pure ravvisata la necessità di una maggiore conoscenza a livello territoriale delle modalità di impiego da parte dei Comuni italiani delle risorse sin qui garantite dall'accordo bilaterale italo-elvetico del 1974.

ATS

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