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KIEVZuppa inglese per tutti, il cucchiaio lo porta Pirlo.

25.06.12 - 13:30
Il campione di Brescia delizia la platea e il suo pezzo di bravura finisce dritto dritto nei ricordi che resteranno indelebili nella storia degli europei.
Keystone
Zuppa inglese per tutti, il cucchiaio lo porta Pirlo.
Il campione di Brescia delizia la platea e il suo pezzo di bravura finisce dritto dritto nei ricordi che resteranno indelebili nella storia degli europei.

Domenica sera, dopo 120 minuti di dominio totale, o quasi, si stava per consumare la beffa per la nazionale italiana. Impegnati contro la nazionale inglese di Hodgson, gli azzurri hanno sprecato svariate occasioni durante tutto l'arco dell'incontro, trovandosi poi subito sotto nella lotteria dei rigori che avrebbe stabilito chi tornava a casa e chi andava a giocarsi l'accesso alla finale dopo qualche giorno.

Dopo il gol del tanto bistrattato Balotelli e quello del capitano inglese Gerrard, ecco che dagli undici metri si presenta Montolivo, il suo destro finisce sfortunatamente a lato del palo. La disperazione diventa ancor più forte quando Wayne Rooney non si fa prendere dal panico e spiazza Buffon: Italia - Inghilterra 1-2.
I vecchi fantasmi di USA '94 e Francia '98 cominciano a venire allo scoperto nelle menti di tutti gli italiani in campo e in giro per il Mondo. L'eliminazione, tanto crudele quanto ingiusta, sembrerebbe dietro l'angolo.

Ma ecco che accade l'impensabile, dal dischetto è la volta dello juventino Andrea Pirlo, il numero 21, tra i migliori in campo domenica e nell'intera rassegna, beffa il portiere inglese con una diabolica "scucchiaiata" che va a depositarsi lentamente e beffardamente in fondo al sacco tra l'incredulità dei presenti e telespettatori. Questo gesto ricorda un suo illustre connazionale, colui che dodici anni prima all'europeo in Belgio e Olanda mostrò al Mondo intero il medesimo pezzo di bravura che lo renderà poi celebre ovunque, Francesco Totti.

Questa mossa tanto bella quanto coraggiosa sembra minare le certezze della nazionale dei tre leoni: uno spaesato Young al rigore successivo centra la traversa, Nocerino non si lascia intimorire e non sbaglia. 3-2 Italia.

Il resto ormai è noto a tutti: Buffon neutralizza il rigore a Cole e Diamanti segna il definitivo 4-2. Italia in festa e Inghilterra in ginocchio.

La chiave di volta del successo italiano è stato certamente il rigore di Pirlo, che caricandosi sulle spalle la squadra mostra una sicurezza e fiducia nei propri mezzi (ma pure un pizzico di incoscienza...) che solo un calciatore con carisma e personalità come lui può avere. Da li in poi gli inglesi sono sembrati spaventati e sovra carichi di pressione. Sbagliando gli ultimi due rigori hanno dato il via libera alla festa azzurra.

Sui social network nel frattempo sono giunte le ammirazioni di altri pezzi da novanta del mondo calcistico e non, tutti a tessere le lodi nei confronti del campione italiano che viene osannato un po' in ogni dove nelle ultime ore.

Ora la collezione di imprese che hanno lasciato un segno indelebile nella storia degli europei, come il gol di Van Basten nella finale contro l'URSS del 1988, la vittoria danese del 1992 dopo il ripescaggio in extremis, o la più recente vittoria della Grecia nel 2004, tanto per citarne alcune, avrà una nuova immagine che sarà difficile scordarsi: l'ultima opera d'arte creata da qual genio che risponde al nome di Andrea Pirlo.

Con un calciatore così è difficile proibirsi di sognare il successo finale, vedremo se la nazionale di Löw sarà dello stesso parere...

 

 

 

 

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