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RICERCAFreud aveva ragione, il senso di colpa scatena la depressione

18.06.12 - 20:06
Keystone (archivio)
Freud aveva ragione, il senso di colpa scatena la depressione

LONDRA - Freud aveva ragione: i sensi di colpa sono alla base della depressione. L'ipotesi trova ora una conferma dai neuropsichiatri della Manchester University che hanno dimostrato, con l'aiuto della risonanza magnetica cerebrale, che nelle persone depresse, anche in fase di benessere, il cervello funziona in modo diverso dai soggetti normali.

La ricerca è pubblicata su Archives of General Psychiatry. Gli scienziati provano in pratica come funziona il meccanismo della "rimozione" dei traumi: nei soggetti depressi, soprattutto in quelli con un alto livello di odio nei confronti di se stessi, due aree del cervello, a differenza che nei soggetti normali, sembrano funzionare quasi per conto loro senza più sintonia. Sono il circuito limbico, una serie di strutture nervose dove sono elaborate le emozioni, e la corteccia temporale anteriore di destra dove si ricordano e si analizzano le situazioni sociali che ci riguardano.

Sarebbe questa diminuzione del "dialogo" tra queste due strutture del cervello alla base del processo di "rimozione" dei traumi. Come se, ricordando le teorie freudiane sull'argomento, nella corteccia temporale vi siano impressi quelle ferite psicologiche che il depresso continua a tenere lontane dai circuiti delle emozioni, come fece a suo tempo, per non soccombere all'angoscia.

I neuropsichiatri inglesi hanno fotografato le aree coinvolte nei processi cognitivi del cervello di 25 soggetti con storia di depressione confrontandoli con quelli di 22 soggetti che non avevano mai avuto sintomi del genere. Così hanno individuato le elaborazioni "fuori sintonia" delle due parti del cervello nella maggior parte dei depressi.

ATS

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