Cerca e trova immobili
Oggi chiudono i battenti numerosi istituti scolastici: saluti, pianti, promesse e addii. Come hai vissuto questi giorni?
A ripensarci sembra passato mezzo secolo, e tra poco lo sarà persino davvero. Rileggendo il libretto delle scuole elementari mi domando come mai non abbia vinto il Premio Nobel per qualche cosa, anche se la risposta mi è giunta nel corso della vita. Le note erano tutte belle tranne un modesto 4,5 in ginnastica, dovuto probabilmente a un conflitto generazionale con le pertiche ereditato da mio padre. Mi son sempre domandata cosa si provasse a guardare il mondo da lassù, ma soprattutto come si potesse raggiungere la cima senza perdere per strada entrambi i malleoli.
Al termine delle scuole elementari ero felice perché sarei stata in classe con la mia migliore amica, di cui oggi non so più nulla. Le vacanze estive le accoglievo con relativa indifferenza, anche perché continuavo a frequentare le medesime persone e a fare le stesse cose di sempre, ma con maggior frequenza: bagni, pallavolo alla Mimi Ayuara, salto con l’elastico, basket e più tardi motorino. La fine delle scuole medie l’ho vissuta quasi come l’entrata ufficiale nel mondo dei grandi, illusione subito svanita a settembre quando mi sono ritrovata ad essere nuovamente fra i piccoli.
Terminati gli esami mi ricordo di aver gettato nel lago delle promesse per il futuro, oramai dimenticate. Forse erano solo la continuazione di quanto Maestro Daniele mi scrisse sul giudizio delle elementari “Formulo i migliori auguri per tante soddisfazioni in avvenire”; che posso dire di aver avuto, ma soprattutto che spero non siano ancora terminate.
Raccontateci i vostri ultimi giorni di scuola su www.tio.ch/itio
