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La donna aveva abitato a Carasso fino a qualche mese fa. Gli amici: "Non è morta di malaria, l'hanno uccisa"
BELLINZONA – Aveva origini zurighesi ma viveva in Ticino dal 1981. È Doris Tschan la ticinese trovata misteriosamente morta in Uganda lo scorso lunedì. La donna, 58enne, per molto tempo aveva vissuto a Carasso, dove era apprezzata per la sua umanità. A dicembre aveva deciso di volare in Africa per svolgere un’attività di volontariato. A causare il suo decesso, stando a una prima versione delle autorità inquirenti, sarebbe stata la malaria. Ipotesi non supportata dagli amici che proprio in queste ore stanno alzando la voce: “Doris aveva dei nemici laggiù, l’avevano anche minacciata di morte. Forse l’hanno uccisa. Vogliamo l’autopsia”.
A sollevare ulteriori dubbi ci sarebbe anche il fatto che di recente il negozio di Doris Tschan sarebbe stato bruciato in maniera dolosa. Insomma, una vicenda poco chiara sulla quale Pierre-Alain Eltschinger, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri non fuga i dubbi: “Confermiamo il decesso di una volontaria svizzera in Uganda. La nostra ambasciata a Nairobi e il nostro Consolato onorario a Kampala sono in stretto contatto con le autorità locali competenti. Il Dipartimento federale degli affari esteri assiste i parenti della donna, seguendo le direttive della protezione consolare. Per ragioni di protezione dei dati non possiamo rilasciare ulteriori informazioni”.
