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EVENTICon l'Audi Sport quattro alla "Bodensee Klassik"

08.06.12 - 08:18
Un viaggio di tre giorni nei pressi del Lago di Costanza per (ri)scoprire che, un appassionato di automobili, ha vita facile in Austria e soprattutto Germania. Ma non in Svizzera.
Ticinonline/b.a.
Con l'Audi Sport quattro alla "Bodensee Klassik"
Un viaggio di tre giorni nei pressi del Lago di Costanza per (ri)scoprire che, un appassionato di automobili, ha vita facile in Austria e soprattutto Germania. Ma non in Svizzera.

OTTIME PREMESSE - Tre giorni quasi perfetti, per lo meno se chi li ha trascorsi è un appassionato di auto. Prendi infatti una bella regione come quella del Lago di Costanza, aggiungi delle condizioni meteorologiche che sono quasi sempre state dalla tua parte, un itinerario interessante ed entusiasmante organizzato alla perfezione da percorre con un'Audi Sport quattro. Potrebbe essere riassunto cossi il connubio della prima edizione della "Bodensee Klassik", un rally di regolarità organizzato dalla rivista tedesca Auto Bild. Più che una corsa di regolarità, in ogni caso, l'evento va visto come l'occasione di scoprire i tesori naturali e turistici di una determinata regione incontrando tra l'altro tanti appassionati come voi. Per questa prima assoluta lo sponsor principale è stato Audi, e poichè l'evento toccava anche la nostra confederazione siamo riusciti a tirare fuori dal cilindro una stupenda Audi Sport quattro con appena 75'000 chilometri all'attivo, laddove per cilindro intendiamo la modesta ma pregiata collezione di vetture storiche dell'AMAG.

LE VETTURE PIÙ DISPARATE - Il mattino del primo giorno, nel posteggio in cui si radunano tutti i partecipanti, iniziamo a rifarci gli occhi. Arrivano vetture di ogni tipo: affascinanti vetture d'anteguerra, icone delle quattro ruote come la Mercedes 300 SL con le "Ali di gabbiano", spider inglesi, molte Alfa Romeo, uno schieramento ben fornito di vetture degli anni '80 e rarità relativamente moderne come la BMW M1. Tra queste rarità moderne apparteneva infatti anche la "nostra" Sport quattro, poiché i soli 220 esemplari costruiti e la reputazione che si è guadagnata nei rally la precede nel vero senso della parola, calamitando l'interesse di pubblico e partecipanti. Partecipanti che iniziamo a conoscere: c'è qualche svizzero, molti tedeschi, addirittura alcuni inglesi e olandesi. Ognuno con un'auto diversa, con una sua storia. Come il ragazzo possiede una Mitusbishi Galant Sapporo GSR Coupé solo per poter partecipare a questi eventi spendendo poco, il giovane olandese che possiede una Golf 1 GTI totalmente restaurata con poco più di 10'000 chilometri all'attivo, o ancora chi con la sua Porsche 964 a livello chilometrico si sta avvicinando a quota 600'000. Un parco auto davvero vasto che parte dalla Hispano-Suiza H6 del 1921 per arrivare alla Mazda MX-5 del 1989, dalla BMW Isetta alla rarissima Iso grifo.

LE ATTRAZZIONI - Durante i tre giorni abbiamo percorso più di 600 chilometri, praticamente nessuno dei quali su autostrada poiché gli organizzatori hanno giustamente privilegiato stradine secondarie che ci hanno portato attraverso i paesi più sconosciuti dei tre stati che si affacciano sul grande lago. Così, oltre a limitare fortemente la questone traffico, abbiamo avuto la possibilità di scoprire paesini e piccoli paradisi che altrimenti non avremmo mai conosciuto. Tra le tante tappe toccate vi sono visite ai musei come quello aeronautico della Dornier a Fridrichshafen o la collezione automobilistica di Firtz B. Busch, piacevoli soste culinarie presso birrerie artigianali o ancora la visione di spettacolari pezzi di terra come il Säntis. Nelle località più importanti c'è poi la tradizionale passerella in cui gli abitanti del luogo possono ammirare i splendidi gioielli su quattro ruote, e quelli che si sono fatti furbi hanno distribuito ai partecipanti opuscoli turistici della zona, guide, inviti per l'entrata in questo o quel museo o ancora piccoli prodotti culinari da assaggiare con tutta calma. Una promozione che ha sicuramente portato i suoi frutti perché, tra chi è venuto da lontano, c'è chi ha affermato che vi tornerà sicuramente. E come lui poi potrebbero farlo altri suoi familiari, amici e chi più ne ha più ne metta. Tranne in Svizzera.

CHE (IN)ACCOGLIENZA! - Sebbene non vi sia stata una singola persona che non abbia apprezzato la bellezza naturalistica del Canton Appenzello o la spettacolare vista che si gode dal Säntis, in quanto partecipanti alla manifestazione ci siamo sentiti discriminati e poco apprezzati. Passando dai vari paesini e cittadine in Austria ma specialmente in Germania, tutti gli abitanti, i passanti e i pedoni ci salutavano con gioia (persino alcune scuole hanno interrotto le lezioni per farlo), i contadini accantonavano per qualche minuto il lavoro nei campi per fare un cenno, alcuni operai a bordo strada ci facevano i complimenti per la nostra auto, molti si mettevano nei passaggi più belli minuti di fotocamera o videocamera e incitandoci per poter sentire anche loro spettacolare timbro del nostro pentacilindrico sovralimentato, con gli annessi fischi e sbuffi di turbina e wastegate. In Germania c'è stato addirittura il produttore di cambi ZF che ha messo disposizione il proprio tracciato di prova per dare un po' di spettacolo ai propri collaboratori. Nelle terre elvetiche, invece, niente di tutto questo. I passaggi nelle citate passerelle dei paesi erano per lo più deserti, per strada quasi nessuno faceva un cenno o alzava il pollice in segno d'approvazione e la sensazione di paura era quella che l'anziano di turno si volesse togliere le Birkenstock per lanciarle contro di noi. Pochissimi poi quelli che scattavano qualche foto ed è addirittura successo che in una scuola elementare davanti al quale siamo passati durante la ricreazione, i docenti hanno fatto rientrare i bambini dal cortile nello stabile, evidentemente perché sembrerebbe diseducativo far vedere in qualche minuto quasi l'intera storia dell'automobile. Mezzo che, comunque, quei docenti usano quotidianamente. Le autorità di tutti i paesi sapevano poi del nostro passaggio, viste le 140 vetture, e indovinate qual'è stata l'unica polizia che ha effettuato dei controlli con un radar mobile? Sicuramente non quella germanica e nemmeno quella austriaca...
Un'ostilità e un senso di accoglienza praticamente inesistente che è stato percepito sia dagli organizzatori che dai partecipanti, alcuni dei quali titolari di club di vetture storiche. "Quest'estate abbiamo in programma un tour delle alpi lungo cinque giorni con la nostra quarantina di membri. Volevamo passare per forza dalla Svizzera, ma dopo oggi pomeriggio credo che ripiegheremo su Austria e Italia..."

UN'ORGANIZZAZIONE PERFETTA FIN NEI DETTAGLI - Tolta questa parentesi i tre giorni sono stati, come si diceva, davvero splendidi. Degno di nota l'idea da parte degli organizzatori di allestire un soccorso stradale gratuito con meccanici specializzati in vetture d'epoca: qualsiasi macchina che ha subito qualche danno durante il giorno è stata riparata perfettamente anche fino a notte fonda ed è riuscita a partire la mattina successiva. Diverse anche le personalità presenti, come il pilota di Rally Armin Schwarz, l'accalmato giornalista automobilistico Georg Kacher o ancora l'attrice Veronica Ferres. Ah, e se state pensando che ci siamo dimenticati di dirvi come va l'Audi Sport quattro, non temete: nel corso dell'estate sarete deliziati da una prova su strada decisamente approfondita.

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