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Un tuffo in piscina, al lago o al fiume; ma come sono le condizioni di balneabilità?
L’abbiamo chiesto a Marco Jermini, Direttore del Laboratorio cantonale a Bellinzona.
“È da almeno 10 anni che, a parte qualche piccolo problema puntuale dopo grandi temporali o alluvioni, non abbiamo nessun tipo di preoccupazione. Anzi, i cantoni Ticino e Zurigo sono gli unici due, a livello europeo, con i dati completamente conformi alle esigenze prescritte”.
Ceresio e Verbano sono equivalenti, ma tra mare e lago quale acqua è migliore?
“L’acqua salata è più disinfettante dunque certi tipi di batteri sopravvivono meno, però bisogna considerare le immissioni fognarie nei paraggi, anche se la situazione è migliorata ovunque enormemente”.
Come sono le condizioni delle acque delle piscine?
“Dipende dal gestore. Un buon bagnino dovrebbe gestire la piscina conformemente alla normativa controllando l’afflusso di persone, che determina la quantità di acqua fresca in entrata, e la clorazione appropriata controllata tre volte al giorno; in questo caso non si dovrebbero avere problemi. In generale comunque le grandi piscine comunali pubbliche vanno molto bene”.
E dei nostri fiumi?
“Non ci sono stabilimenti balneari a fiume ma viene considerato un bagno vago, dove una persona si immerge a sua responsabilità. Adesso però, con la normativa europea ,anche i bagni a fiume dovranno essere controllati in collaborazione coi comuni”.
Un tuffo nei laghetti di montagna?
“Non effettuiamo misurazioni, ma ritengo che l'acqua sia sicuramente più fredda che inquinata”.
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