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L'OSPITETicino Turismo, quale CdA ?

04.06.12 - 14:03
di Pietro Vanetti
Foto Ti-Press
Ticino Turismo, quale CdA ?
di Pietro Vanetti

Il prossimo 6 luglio l’assemblea di Ticino Turismo sarà chiamata ad eleggere il CdA per il quadriennio 2012 – 2016.
Una riflessione se sia ancora opportuno riconfermare il CdA uscente con la sola sostituzione dei 4 membri che hanno raggiunto 12 anni di servizio e non possono ripresentarsi, in considerazione di quanto successo e/o sta succedendo, mi sembra doverosa.
Personalmente, non lo ritengo assolutamente opportuno, per i seguenti motivi:
Il Turismo è parte importante dell’economia cantonale, purtroppo da anni registra un calo di volumi d’affari, malgrado grossi investimenti pubblici.
Come ho denunciato negli scorsi anni, i risultati nel settore turistico sono negativi anche a causa dell'inefficacia dell'azione di Ticino Turismo e l'ostinazione del suo CdA nel non riconoscerlo. L'inefficacia, denunciata oltre che da me, da Daniele Besomi e da Katya Cometta negli ultimi 10 anni, è confermata dallo studio pubblicato dall'O-Tur le settimane scorse (La versione completa del rapporto è disponibile al seguente link http://www.otur.usi.ch/it/procedure-valutazione) L'ostinazione del CdA nel non riconoscere le proprie "colpe" è confermata dalla reazione del 14 maggio del Vice direttore, Charles Barras nella sua veste di segretario del CdA all'articolo di Katya Cometta apparso su La Regione del 10 maggio. A leggere Barras, sembra che il CdA di ETT sia il più efficiente del mondo, mentre in realtà è in ritardo di almeno 10 anni, cioè da quando, nel 2002, ha bocciato le mie mozioni per studi e verifiche per migliorare la conoscenza.

Loro, la hanno sempre ritenuta superflua. Oggi l'O-Tur dimostra che era e che è indispensabile. Se il CdA di avesse dato seguito alle mie mozioni nel 2002 - 2003, gli operatori avrebbero avuto a disposizione dati molto utili per fare delle scelte, e molto probabilmente il PIL del Turismo in Ticino navigherebbe in acque migliori. Il CdA di Ticino Turismo, malgrado la LTur del 1998 (e il suo art 3 in particolare), che assegna all’Ente il ruolo di coordinatore principale di tutto quanto ruota attorno al Turismo, malgrado il grosso investimento per la riorganizzazione del settore nel 2000 / 2004, malgrado le indicazioni contenute nel documento “Turismo in Ticino, politica cantonale e strategie per il settore, 2010-2013” non riesce a cambiare registro e continua da anni a concentrarsi sul marketing.
Insistentemente, senza innovazioni e senza mai verificarne l’efficacia. Ora siamo alla resa dei conti e i risultati sono li da vedere.
Un altro aspetto per il quale non ritengo piu opportuno riconfermare l’attuale CdA di Ticino Turismo per il prossimo quadriennio è la proposta, in dirittura d’arrivo, per il rinnovo della L-Tur. Se verrà approvata cosi come proposta, al posto dell’attuale struttura (ETT + ETL) ci saranno:
-due Dmo (Destination managment organisation), (una per l’area verde e il turismo alpino e una per la zona dei laghi e delle città)
- -una Holding, ovvero una società che farà da ombrello a due società (Ticino marketing & communication e Società per servizi condivisi turistici).

Una proposta “ con un approccio radicale che si orienta alla funzionalità delle destinazioni turistiche, dove i ”campi strategici di business” sono la base per poi definire, elaborare, sviluppare e commercializzare attrattivi prodotti turistici”, molto interessante ma che farà discutere. Anzi lo sta già facendo. Un progetto i cui contenuti tra l’altro erano già previsti con la revisione proposta nel 1995 da Dick
Marty, affossata già in sede di consultazione dai "culi di pietra" del Turismo di allora. Parlo delle due società, Ticino marketing & communication e Società per servizi condivisi turistici che nel progetto del 1995 avevano l’acronimo ATITUR e TITUSA.
Queste due strutture si sarebbero potute creare anche con l'attuale Ltur98, ma i CdA di Ticino Turismo in tutti questi anni non ha mai mosso un dito per realizzarle. Cosa ci fa sperare che questa volta saranno in grado di implementare la revisione proposta ?
A me….nulla !
Meglio cambiare da subito, inserendo nel CdA i rappresentanti delle istituzioni che ora non ne fanno parte ma che il progetto di nuova L.Tur prevede di chiamare ad occuparsi della pianificazione, del coordinamento del prodotto e dei servizi, il marketing e il lobbying.
Una soluzione potrebbe essere che il Consiglio di Stato per i 7 membri di sua competenza, in aggiunta alla direttrice del DFE Signora Sadis (che in questo ambito sta facendo un ottimo lavoro..) nomini:
4 rappresentanti delle Agenzie regionali di sviluppo (ARS)
1 rappresentante del DFE (funzionario)
1 rappresentante del DT (funzionario)
L’assemblea di Ticino Turismo, per gli 8 membri di sua competenza dovrebbe eleggere:
2 rappresentanti per ognuna delle future DMO
1 rappresentante Hostellerie Suisse
1 rappresentante Gastro Ticino
1 rappresentante Feder Campeggi (adesso non c'è)
1 rappresentante Federcommercio (adesso non c'è)
Importante, nella scelta dei candidati, che prevalga la competenza piuttosto che la carica. Non per forza i presidenti delle varie istituzioni o associazioni sono i più idonei. Altro fattore determinante: tutti (!!!) devono condividere il progetto di nuova L.Tur. Altrimenti andrà di nuovo tutto a carte quarantotto !

di Pietro Vanetti - socio ETT
 

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