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PAKISTAN7 condanne a morte per un ballo uomini-donne

04.06.12 - 12:20
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7 condanne a morte per un ballo uomini-donne

ISLAMABAD - La Corte Suprema pachistana ha deciso di aprire un'inchiesta sulla condanna a morte, decisa dal consiglio degli anziani di una regione tribale, a carico di 7 fra uomini e donne, ripresi in un video mentre ballavano e cantavano insieme a una festa di matrimonio. Lo riportano oggi i media locali, spiegando che l'inchiesta è stata aperta perché in realtà il video sarebbe stato manomesso per screditare un clan.

Il filmato, disponibile su YouTube, aveva creato un grosso clamore nel distretto tribale nord occidentale del Kohistan e aveva spinto la locale "jirga" (consiglio degli anziani) a punire con la pena capitale i responsabili dello scandalo, per violazione delle rigide norme di condotta pashtun, che non prevedono alcun contatto tra i due sessi in occasioni di intrattenimento pubblico.

La scorsa settimana la "jirga" aveva condannato quattro donne e due uomini della comunità "Ghul" per "fornicazione". Una quinta donna è stata incriminata per complicità.

Il gruppo si trovava a una festa di nozze in un villaggio dell'area di Banco Baidar. Le donne, sedute per terra, cantavano e battono le mani, mentre un giovane uomo danzava davanti a loro. Secondo gli anziani della comunità Azadkhail, questo video avrebbe infangato l'onore delle donne ed era quindi scattata la severissima punizione.

È stato riportato oggi da fonti di stampa che le donne sono state giustiziate, ma la notizia è stata smentita dalle autorità locali.

In seguito alla rivelazione, era però emerso che il filmato non era autentico e che era stato manomesso per screditare un gruppo tribale rivale. Da qui la decisione del massimo organo giudiziario pachistano di verificare i fatti. Il capo della Corte Suprema, Iftikhar Muhammad Chaudhry, ha convocato per mercoledì i reponsabili politici della provincia di Khyber-Pakhtunkhwa e le donne protagoniste della vicenda.

Intanto la polizia ha denunciato due fratelli della comunità Ghul per aver filmato la scena e averla pubblicata su internet.

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