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LUGANO / BERNATutti attorno al dizionario Imperiale

31.05.12 - 17:24
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Tutti attorno al dizionario Imperiale

BERNA - Si è svolta oggi in una sala di Palazzo federale, una manifestazione patrocinata dal Gruppo interparlamentare "italianità", la prima dalla fondazione del gruppo lo scorso mese di marzo (come ha tenuto a precisare la copresidente Silva Semadeni).

L'occasione è stata fornita dalla ristampa anastatica del Dizionario imperiale delle quattro principali lingue d'Europa di Giovanni Veneroni (Francoforte, 1700), una pubblicazione promossa dall'Archivio storico della Città di Lugano, in collaborazione con l'Istituto di studi italiani dell'USI e con il sostegno della Fondazione del centenario della Banca della Svizzera italiana, presieduta dal Professor Marco Baggiolini che ha moderato l'incontro.

Alla presenza dell'ambasciatore italiano Giuseppe Deodato e di buona parte della delegazione ticinese alle camere, il vicepresidente del Consiglio degli Stati Filippo Lombardi ha salutato questa felice iniziativa auspicando una rinnovata sensibilità nei confronti della lingua italiana anche in seno all'amministrazione federale.

Esprimendo la propria contentezza per la recente nomina di Mauro Dell'Ambrogio (tra i presenti all'incontro) a Segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione, Lombardi ha ricordato come non sia sufficiente aver votato finalmente una legge sulle lingue: "bisogna vigilare affinché questa venga correttamente applicata".

Gli interventi di natura storico-linguistica sul Dizionario imperiale sono stati affidati, nelle tre lingue nazionali, ai professori Rita Franceschini (italiano), Carlo Ossola (francese) e Thomas Maissen (tedesco), rispettivamente delle Università di Bolzano, Lugano e Heidelberg.

Con modalità diverse tutti i contributi hanno sottolineato "l'eccezionalità del plurilinguismo elvetico rispetto al contesto europeo nel quale è nata e cresciuta la Confederazione svizzera, rafforzatasi in un'epoca (tra Cinque e Settecento) nella quale l'italiano era ancora una delle "principali lingue d'Europa" e l'inglese non era ancora divenuto una lingua franca".

Per la Città di Lugano erano presenti i municipali Giovanna Masoni Brenni e Lorenzo Quadri, oltre al direttore dell'Archivio storico Antonio Gili.
"L'identità stessa della Svizzera" ha concluso Filippo Lombardi " è profondamente legata alla sua coesione linguistica".

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