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TICINOCinque colori per capire Area Liberale

29.05.12 - 20:51
Foto (Archivio): Ti-Press Tatiana Scolari
Cinque colori per capire Area Liberale

PREGASSONA - Si è tenuta questa sera la prima assemblea di AreaLiberale aperta a tutti. Il movimento ha presentato i punti cardine del proprio programma, sintetizzati attraverso i 5 colori primari: competitività, solidarietà, educazione, bellezza e buon governo.

Competitività - "La competitività  è la condizione e la missione insindacabile che scegliamo per favorire la produzione di ricchezza, prosperità e benessere per tutti". Non poteva che iniziare in questo modo l'illustrazione della "missione" di AreaLiberale. Per raggiungere l'eccellenza nei vari campi bisogna togliere gli ostacoli "che frenano chi vuole rischiare e fare; perciò sburocratizzare le procedure, neutralizzare il potere degli apparati amministrativi". Non solo:  anche premiare e incentivare chi vuole fare o quelli che con successo
stanno già facendo creando lavoro e ricchezza, "togliendogli i bastoni tra le ruote" quando vogliono fare ancora di più o di nuovo.

Solidarietà - Come si concilia questo termine con la competitività? "La solidarietà non sono solo i sussidi sociali del DSS. Vogliamo uscire
dalla triangolazione contribuente-stato-beneficiario incentivando e valorizzando il rapporto diretto caritatevole: donatore-beneficiario. Vogliamo equlibrare la giustizia distributiva ( quella che avviene attraverso lo scambio con Stato) con la giustizia commutativa ( quella che avviene con scambi spontanei tra privati e privati)".

Per risolvere annosi problemi come "dumping salariale, disoccupazione e disagio giovanile, paura degli stranieri, Europa invadente, piazza finanziaria con annessi e connessi in declino, turismo fantasma, casse malati impagabili, troppi sussidi a chi non li merita, sicurezza personale scricchiolante, frontiera colabrodo, questuanti verso Berna e inchinati verso Roma, intasamenti e ingorghi per spostarsi, lavori precari e neri, poche opportunità professionali per i giovani, aziende indigene penalizzate, lo stato che inghiotte milioni che spariscono, burocrazia imperante, fiscalità aziendale svantaggiante, malessere dei docenti nel sistema scolastico, paura di mandare i figli in certi sedi scolastiche, roulette dei genitori in agosto per avere i docenti giusti e classi decenti a settembre, proporzione elevata di popolazione che invecchia rispetto a quella giovane, pessime relazioni con l'estero e mediocri con la Confederazione, scoraggiamento e disincentivo per chi vuol fare nel profit e nel non profit sociale" occorre questo, secondo AreaLiberale: solidarietà.

Educazione - L'approccio educativo deve cambiare: la posizione di AreaLiberale è chiara. "Tutti concordano che le istituzioni tradizionali per trasmettere educazione: famiglia-scuola-chiese, sono superate dalla realtà". Eppure le famiglie delegano sempre di più alla scuola la formazione a 360° dei propri figli, che passano con compagni e docenti più tempo che con i genitori. "Occorre quindi un modello educativo che faccia sì della scuola un nodo centrale, ma un nodo di una rete educativa più ampia ed extrascolastica" comprendente enti volontaristici sportivi, sociali e culturali che "dovrebbero diventare i nodi solidali e complementari, ma non casuali, che attorno alla sede scolastica locale, concorrono a offrire educazione. La politica quindi lo Stato devono riconoscere il dato di fatto: dove la scuola non riesce più, altri potrebbero farcela meglio". La scuola pubblica ticinese ha bisogno di  spirito imprenditoriale: "partire dall'esistente, dalla sua tradizione, dalle buone esperienze maturate e assieme a chi ci vive dentro e fuori trovare il sistema, i correttivi, i piani per rilanciarla".  

Bellezza -  La bellezza, come valore universale e oggettivo, "trascina con sé l'eccellenza e diventa molto di più di una forma estetica (opinabile)". La bellezza diventa quindi una categoria strategica che dà valore aggiunto all'essere, al fare, al comunicare, al coinvolgere, al produrre, al creare, allo sviluppare, al valorizzare l'esistente. L'intero ambito della società deve diventare quindi "bello", grazie ad una politica che "oltre a produrre cose giuste e utili, le produca facendole anche belle. Il bello come categoria di azione, non può essere solo il risultato ma condiziona e modella positivamente anche il modo di arrivarci".

Bellezza che si concretizza con migliore qualità della vita, un polo bio-medico e sanitario, con lo sviluppo delle energie alternative, e la valorizzazione delle peculiarità delle varie regioni ticinesi. Ma non solo: "La cura del bello passa pure dalla capacità nostra di vedere la presenza di cose belle".

Buon Governo - Area Liberale punta ad una modernizzazione in senso generale dello Stato, fermo se non "intoccabile" da decenni. Il cambiamento avviene tramite un uso efficace delle risorse pubbliche, il riassetto istituzionale totale tra Cantone e Comuni sulla centralizzazione o il decentramento del potere statale, sulla libertà e le eventuali limitazioni ad essa recate dal diritto, e sull'emissione di servizi pubblici anche da parte non statale.

Fondamentale, poi, il rilancio della società civile attraverso una corretta interpretazione della domanda pubblica e la riappropriazione di compiti delegati in passato allo Stato, che viene quindi messo in discussione. "Il rilancio della società civile può avvenire solo se cittadini, imprese, enti intermedi e comuni si sentono incoraggiati, appoggiati, favoriti, sostenuti dalla politica e dallo
Stato a intraprendere".

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