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PROVA SU STRADAJeep Grand Cherokee: Tra fango a roccia, con pelle e radica

08.05.12 - 08:31
Una delle icone tra i fuoristrada è ritornata in splendida forma. Ci si può rilassare in strada avvolti da tutti i comfort e divertirsi sui percorsi più impervi. Affascinante.
Carlo Simoni
Jeep Grand Cherokee: Tra fango a roccia, con pelle e radica
Una delle icone tra i fuoristrada è ritornata in splendida forma. Ci si può rilassare in strada avvolti da tutti i comfort e divertirsi sui percorsi più impervi. Affascinante.

NON SI PIEGA ALLE MODE - “Questa Grand Cherokee invecchierà bene, me lo sento.” È una cosa alla quale non si pensa quasi mai quando si compra un’auto nuova, forse perché al momento è attuale, sulle bocche di tutti e di tendenza, quindi l’importante è che ci piaccia (e che piaccia agli altri) ora. Ma tra cinque anni? O addirittura dieci? Forse sarà ancora un oggetto ricercato, forse non la vorrà più nessuno. Questo è però uno di quei dubbi che con una Grand Cherokee non avrete mai, perlomeno con la quinta generazione disponibile dallo scorso anno. Questo perché si tratta di uno dei fuoristrada più rappresentativi e dalla tradizione più lunga, radicata in quel marchio di nome Jeep che assieme alla Land Rover rappresenta la punta di diamante tra questo tipo di veicoli che volutamente non abbiamo voluto identificare come SUV, poiché sarebbe alquanto riduttivo.

INARRESTABILE COME POCHE - Si, perché la cosa più affascinante e sbalorditiva è il modo in cui affronta i percorsi più impervi ed improbabili. Se quindi percorrere mulattiere, sguazzare nel fango o attraversare fiumi  è all’ordine del giorno per una Wrangler, che è volutamente rimasta spartana, non potreste mai credere che anche una Grand Cherokee possa fare più o meno le stesse cose. Tra i due sedili si trova una rotella con la quale si selezionano le varie modalità (automatica, sport, neve, sabbia/fango, roccia) e poi pensa a tutto lei: altezza degli ammortizzatori, rapporto, bloccaggio del differenziale, ripartizione della potenza. A voi basta avere qualche base di fuoristrada, mettere il cambio in D e iniziare a cercare il percorso più tortuoso per tornare a casa. Che nel caso di chi scrive, poteva essere per esempio quello di percorrere qualche chilometro di strada in terra battuta, attraversare un fiume, cercare di non insabbiarsi sulle sue sponde e superare qualche salita di rocce, per concludere con una breve ma impegnativa mulattiera. Quello che non va dimenticato è che mentre fate le cose descritte qualche riga fa siete seduti su dei comodissimi sedili in pelle eventualmente riscaldabili, racchiusi un abitacolo davvero ben insonorizzato che nella versione Overland vanta addirittura la plancia rivestita in pelle e legno (vero!) anche sul volante.

QUALCHE SOLUZIONE GENIALE - Queste ultime sono insomma quelle cose che la fanno diventare entrare nella cerchia delle cosiddette “vetture premium”, ma che noi preferiamo identificare con fuoristrada di lusso. Le plastiche utilizzate e l’assemblaggio di taluni componenti è lontano dalla concorrenza tedesca, così come il sistema di infotainment che meriterebbe qualche aggiornamento (un esempio è il collegamento via Bluetooth del telefono unicamente per via vocale). Elementi sui quali però si può glissare se prendiamo in considerazione il prezzo più basso rispetto alle citate avversarie di pari motorizzazione e allestimento. Come da tradizione per le vetture americane, ed in particolare per la filosofia del marchio, la Grand Cherokee è molto convenzionale nelle soluzioni e preferisce badare al sodo stupendo per esempio con una pila ad incastro presente nel bagagliaio, cosa che è sempre una gran comodità in casi d’emergenza.

BORN IN THE USA - Nonostante sia una vettura nata e cresciuta negli “states”, la fuoristrada erede della Wagoneer è perfettamente adatta anche alle strade europee. Certo, le dimensioni sono importanti, ma onestamente si riesce a posteggiare senza troppa difficoltà, l’eccellente raggio di sterzata la rende maneggevole ed è anche piacevole da guidare. Non bisogna aspettarsi una sorta di BMW X5 o di Range Rover Sport perché il rollio ed il beccheggio sono considerevoli, tuttavia non tremendi per essere una vettura d’oltreoceano, anche perché in ogni caso invoglia a fare tutto tranne che schiacciare sul pedale destro. Così facendo il V8 HEMI da 5,7 litri può spostare le 2,3 tonnellate di massa senza superare mai i 2'000 giri, e che ci crediate o no nel nostro percorso in cui misuriamo i consumi se l’è cavata con appena 10,4 litri ogni 100km. Nella vita di tutti i giorni bisognerebbe calcolarne comunque 14, ma potrebbe essere molto molto peggio! Un vero peccato è che nono si senta praticamente nulla di questo V8; né quando lo si accende, né quando si accelera a bassi regimi. Un peccato visto lo sforzo economico rispetto al motore Diesel, che in ogni caso resterebbe la scelta più equilibrata per questa vettura.

IN VETTA - Una vettura che dopo la breve e non troppo felice parentesi della quarta generazione torna a brillare. A brillare quale regina dei fuoristrada, perché laddove per i SUV finisce una strada la Grand Cherokee riesce a continuare il suo cammino. Quello di una vettura che è diventata un’icona e che con questa generazione, grazie alle linee semplici ma d’effetto, alle qualità tecniche e al prezzo non proibitivo, è destinata ad invecchiare bene. Molto bene.

 

ModelloJeep Grand Cherokee
Versione5.7 V8 Overland
Motore8 cilindri a V, benzina, aspirato
Cilindrata5'654 cc
Potenza352 cv @ 5'200 giri/min.
Coppia520 Nm @ 4'200 giri/min.
TrasmissioneCambio automatico a 6 rapporti, trazione integrale, differenziale bloccabile
Massa a vuoto2'382 kg
Accelerazione 0-100 km/h8,7 secondi (dichiarato)
Velocità massima225 km/h (dichiarato)
Consumo misto14,1 L/100 km (dichiarato)
Prezzo base90'950 CHF
Prezzo vettura provata93'950 CHF

 

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