Il documento presentato oggi "fornisce un'immagine preoccupante della situazione", sottolineano Unione sindacale svizzera (USS), Unia e Travail.Suisse in una nota. A loro modo di vedere bisognerà assolutamente diffondere maggiormente la pratica dei salari minimi e inasprire le sanzioni per chi non rispetta la legge. A fronte di un incremento dell'immigrazione e del numero di stranieri impiegati in Svizzera bisognerà intensificare anche i controlli.
Dal canto suo l'USAM saluta la pubblicazione del rapporto ma mette in guardia: i dati presentati dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) non riflettono la realtà dei fatti in materia di "indipendenza fittizia" e sottovalutano l'ampiezza di tale problema. Le imprese estere tendono infatti sempre di più a simulare la pseudo-indipendenza dei loro dipendenti per aggirare gli standard minimi obbligatori in materia di condizioni lavorative e salariali (ai lavoratori indipendenti, infatti, questi standard minimi non vengono applicati).