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HOCKEYDalla LNA alla NHL: quando la passione non conosce distanze

27.04.12 - 15:57
Dopo la fine del campionato svizzero, l'attenzione degli appassionati si sposta in America. Tra check, assist e reti sarà una lotta sfrenata per chi alzerà al cielo la tanto desiderata Stalney Cup
Keystone
Dalla LNA alla NHL: quando la passione non conosce distanze
Dopo la fine del campionato svizzero, l'attenzione degli appassionati si sposta in America. Tra check, assist e reti sarà una lotta sfrenata per chi alzerà al cielo la tanto desiderata Stalney Cup
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LUGANO – Il campionato svizzero si è da poco concluso con la vittoria sul fil di sirena degli ZSC Lions sul Berna e ora, sfruttando la pausa estiva, il popolo hockeystico si concentra sulle notizie del mercato; voci, indiscrezioni che si susseguono ma anche veri e propri colpi che le società effettuano nel tentativo di costruire un rooster sempre più forte e completo per poter puntare ai propri obiettivi: titolo, accesso ai playoff o salvezza che sia in previsione della futura stagione.

In tutta questa situazione dall’altra parte dell’Oceano si è appena concluso il primo turno dei play-off di NHL, il campionato di punta, quello a cui tutti i giocatori professionistici puntano ad arrivare, dove sul ghiaccio si sfidano i più grandi campioni al mondo e che mette in palio la tanto agognata Stanley Cup.

I rossocrociati quest’anno sono rappresentanti solo dal difensore Roman Josi, che milita tra le file dei Nashville Predators, vittoriosi 4-1 nella serie contro i Detroit Red Wings, poiché gli altri svizzeri sono rimasti fuori dalla corsa ai primi 8 posti in entrambe le Conference: ad Est i Montreal Canadiens di Yannick Weber e Raphael Diaz così come i New York Islanders del capitano Mark Streit e Nino Niederreiter non sono riusciti nell’impresa; così come ad Ovest né i Calgary Flames del giovane Sven Bärtschi , comunque positivo il suo esordio nella Lega, né gli Anaheim Ducks di Luca Sbisa e dell’estremo difensore Jonas Hiller hanno conquistato un posto tra le migliori, pagando purtroppo un inizio di stagione non propriamente entusiasmante, non vedendo così coronato un disperato tentativo di rimonta nella parte finale di regular season.

Tra gli appassionati, i supporters e i tifosi di hockey ticinesi chi più chi meno, ognuno allunga un occhio oltreoceano per vedere e ammirare le giocate di questi campioni, le loro gesta e si diventa sempre un po’ simpatizzanti di una o più squadre della NHL. Squadre storiche e blasonate come i Montreal Canadiens o i Los Angeles Kings, franchigie che annoverano tra le proprie fila fenomeni del calibro di Alex Ovechkin (Washington Capitals), Sidney Crosby (Pittsburgh Penguins) o le formazioni in cui giocano gli svizzeri trapiantati.

L’hockey resta un gioco appassionante e fisico, ma con le piste più piccole quello americano risulta ancora più veloce, tecnico,duro e spettacolare: tutte qualità che gli esperti e gli amanti di questo sport non possono far altro che apprezzare e ammirare.

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