L'avviso di chiusura indagini è stato notificato al dottor Pancrazio Pala, 61 anni, esperto anche di omeopatia, accusato di avere non solo sottovalutato la malattia della donna, che si protraeva da una decina di anni, ma di averla anche convinta a curarsi con terapie che il pubblico ministero Massimo Astori ha definito "suggestive" e "inefficaci".
Tra queste, l'utilizzo di psicofarmaci, ma soprattutto di massaggi con grasso di maiale e con una pomata giapponese a base di lipidi equini che viene normalmente usata in caso di scottature o contusioni.
A chiedere alla magistratura di indagare, quasi due anni fa, era stata la figlia della paziente, convinta che la madre avrebbe potuto tentare di curare il tumore alla mammella che l'ha uccisa nel febbraio del 2010. Cura che invece non c'è stata, secondo i parenti e la procura comasca, a causa dell'influenza negativa che avrebbe esercitato sulla donna il neurologo, suo medico di fiducia da vent'anni, che avrebbe anche sconsigliato alla paziente di rivolgersi agli oncologi o di fare non solo esami specifici, ma anche una semplice radiografia.