Le proprietà "magiche" della frutta, anche da bere
LUGANO - La frutta “esotica” contiene degli elementi nutrizionali di grande valore. Si tratta spesso di molecole rivitalizzanti e protettive, indispensabili per alimentare popolazioni che praticano lavori manuali di grande fatica, vivono in climi caldi e hanno regimi dietetici ipocalorici.
La moda salutista del momento ama stupire e adora frutta freschissima, meglio se proveniente da paesi lontani. L’ importante è che i cibi esotici possano vantare un grande numero di proprietà e di promesse benefiche per la salute e le performance, siano esse fisiche o mentali.
Ecco alcuni frutti esotici ancora poco conosciuti ma di sicuro successo.
PITAHAYA: originario della Colombia e Guatemala, è un frutto molto bello dotato di tinte accese, viene commercializzato in due varietà di differente colorazione: rosa-violaceo e giallo. Ha una polpa bianca, simile a quella del kiwi, con un gusto fruttato molto pronunciato che ricorda le more. La varietà gialla ha una dolcezza maggiore. Apporta circa 36 calorie per 100 grammi di polpa.
MANGOSTANO: coltivato in Thailandia, Indonesia e Costa D’Avorio, è considerato uno dei frutti tropicali più gustosi. Si tratta di una grossa bacca dalla polpa bianca, succosa e rinfrescante. È l’ideale per realizzare macedonie esotiche. La promessa nutraceutica di questo frutto riguarda la presunta azione positiva sui processi infiammatori. Un etto di polpa fornisce circa 80 calorie.
TAMARILLO: conosciuto anche come “il pomodoro d’albero”, viene coltivato in Malesia e nel Centro America. Frutto simile ad una prugna, ha una polpa gelatinosa e un sapore dolce e leggermente acidulo. È essenziale consumare questo frutto senza buccia, perché ricca di una sostanza amara che lo renderebbe poco gradito. La polpa fornisce 50 calorie per 100 grammi.
CUPUAÇU: questo frutto, della famiglia della pianta del cacao, è dotato di un effetto energizzante simile alla caffeina. Ha una polpa cremosa ricca di antiossidanti (tra cui le vitamine A e C) e vitamine del gruppo B. Oltre che come nutriente, è utilizzato anche come ingrediente per la produzione di creme per il viso e il corpo.
KIWANO: proveniente dall’Africa, oggi viene coltivato anche in Francia, Italia e Portogallo. È un frutto dal colore giallo intenso, caratterizzato da una polpa di colore verde giallo, arancione a maturazione, particolarmente succosa e dissetante. Il gusto del kiwano ricorda molto quello del cetriolo e del melone. Ideale per decorare e preparare insalate (in questo caso una buona idea è di passare la polpa al setaccio eliminando i numerosi semi). Solo 20 calorie per 100 grammi.
GUAVA: dal gusto agrodolce che evoca frutti come mele cotogne, fichi e anche pere. Il frutto si sbuccia come il melone e ha semi che possono essere eliminati prima di servirlo a fette. Un etto di polpa equivale a circa 70 calorie.
CHERIMOYA O CERIMOIA: originario del Perù, è un frutto a bacca a forma di cuore. È molto aromatico con un sapore delicato che ricorda quello di fragole e cannella. Ideale anche per succhi di frutta e creme dolci. L’apporto energetico è di circa 120 calorie per 100 grammi.
Ricetta consigliata.
COCKTAIL DI PITAHAYA E LITCHI
Ingredienti:
- 1 lime
- 100 ml di succo di arancia
- 1 foglia di menta
- 2 pitahaya
- 2 grani di pepe
- 1 litchi
Preparazione: tagliare il lime a fettine sottili e utilizzarne due per guarnire il bicchiere nel quale versare la frutta sbucciata con il resto degli ingredienti. Mescolare bene e servire freddo.