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TOKYOGiappone-Cina: Tokyo vuole acquistare le isole Senkaku

18.04.12 - 16:24
Giappone-Cina: Tokyo vuole acquistare le isole Senkaku
TOKYO - Il governatore di Tokyo Shintaro Ishihara spariglia le carte nel contenzioso tra Giappone e Cina sulle Senkaku, il gruppo di isolotti disabitati all'estremo sud di Okinawa, e annuncia di volerle acquistare per "proteggerle" e aiutare il Paese a sviluppare le risorse ittiche.

Di più, il navigato politico nazionalista ha annunciato ieri da Washington, dove è in visita ufficiale, di aver raggiunto l'accordo col proprietario nipponico di 3 delle 5 isole principali (più 3 simili a scogli), provocando anche oggi per il secondo giorno di fila, la dura risposta di Pechino.

"Vorrei solo ribadire che le isole Diaoyu (il nome cinese, ndr) sono state parte del territorio della Cina fin dai tempi antichi e la Cina ha l'incontestabile sovranità su di esse", ha detto il portavoce del ministero degli esteri, Liu Weimin, nel resoconto dei media giapponesi.

Ishihara, 79 anni, noto per le sue posizione nazionaliste, ha criticato Pechino per gli appetiti sugli isolotti del mar Cinese orientale, definendo l'invio con insistenza di "motovedette per sovrintendere sulla pesca" come una "mezza dichiarazione di guerra contro il Giappone. Vorrei che il governo affronti la questione in maniera ferma".

Oggi, intanto, il premier Yoshihiko Noda ha spiegato, in una sessione parlamentare, che il governo centrale potrebbe prendere in considerazione la nazionalizzare, pur aggiungendo di voler "considerare tutte le opzioni", oltre a voler parlare con Ishihara allo scopo di conoscere i suoi piani.

Le Senkaku sono amministrate dal Giappone dalla restituzione da parte degli Stati Uniti nel 1972, col sindaco di Ishigaki che ne ha da allora chiesto (senza successo) l'autorità amministrativa, mentre la Cina ha rivendicato la sovranità al momento in cui un report dell'ONU rimarcò l'esistenza di ricche ricorse naturali.

Nel settembre del 2010, l'arresto del capitano di un peschereccio cinese da parte delle motovedette giapponesi causò scintille nei rapporti tra Tokyo e Pechino.

Per questo, il ministro degli esteri nipponico, Koichiro Gemba, ha spiegato di voler cercare "di non compromettere lo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali", auspicando una "risposta alle osservazioni del governatore Ishihara in maniera calma". A maggior perché nel 2012 corre il 40/mo anniversario della normalizzazione dei rapporti sino-nipponici.

ATS
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