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BELLINZONACassa malati: "Vivo con la paura di non ricevere il sussidio"

04.04.12 - 16:04
Capire come ottenerli è un'impresa. Presunti ritardi nelle risposte dal Cantone, e il caso di un giovane che attende da mesi. A monte c'è una vera e propria rivoluzione dei criteri di calcolo...
Foto Ti-Press Davide Agosta
Cassa malati: "Vivo con la paura di non ricevere il sussidio"
Capire come ottenerli è un'impresa. Presunti ritardi nelle risposte dal Cantone, e il caso di un giovane che attende da mesi. A monte c'è una vera e propria rivoluzione dei criteri di calcolo...

BELLINZONA – “In autunno ho spedito al Cantone la richiesta per ottenere un sussidio per la cassa malati, ma a distanza di quattro mesi non ho ancora ricevuto risposta, e vivo con il timore che il sussidio non mi venga concesso”. Ha 30 anni, è disoccupato e si arrangia con meno di 1000 franchi al mese. Alberto (il vero nome è noto alla redazione) fa parte di quel nutrito gruppo di persone e famiglie in attesa di ricevere una risposta da parte del Cantone sui sussidi per l’assicurazione malattia. Sembra infatti, stando anche ad altre testimonianze, che i ritardi quest’anno siano piuttosto significativi. “Negli scorsi anni la risposta alla mia richiesta di sussidio arrivava già dopo un mese. Ho chiamato gli uffici del Cantone e mi hanno detto che devo avere pazienza, che hanno tanto lavoro, che la legge è cambiata e quindi tutto va per le lunghe. Intanto però continuo a versare alla cassa malati una cifra mensile fuori portata per le mie condizioni attuali”.

Nuova legge – Alla base degli intoppi potrebbe esserci proprio il cambiamento del sistema di calcolo dei sussidi, legato alla nuova legge cantonale introdotta il primo di gennaio del 2012 e votata dal Parlamento cantonale nel giugno 2010. Michel Sora, capo servizio sussidi presso l’Istituto delle assicurazioni sociali, però non è d’accordo. E puntualizza. “La tempistica, per quanto concerne l’evasione delle pratiche, è paragonabile a quella degli scorsi anni”.

Cambio di mentalità - Eppure la rivoluzione c’è stata. In sostanza fino allo scorso anno i sussidi venivano calcolati in base al reddito imponibile (cioè quello su cui si viene tassati), ora invece il riferimento è al reddito disponibile (che equivale alla differenza fra i redditi e le spese indispensabili, che la legge riconosce a una persona o a un nucleo familiare). “Dal criterio ‘fiscale’ del reddito imponibile si è passati a quello ‘sociale’ del reddito disponibile, che considera i redditi e le spese effettive che una persona o una famiglia hanno”, dice Sora.

Caos premi - Cambiano anche i premi di riferimento. E spiegare in parole povere come funziona risulta difficile anche agli stessi membri della pubblica amministrazione. La terminologia è complicata, i documenti disponibili sul sito internet sono redatti in un linguaggio di nicchia, poco accessibile al cittadino medio. Per capirli occorre leggerli e rileggerli più volte. Sora fa notare: “Come in passato, per i sussidi di cassa malattia del 2012, si è dovuto ancora attendere che i premi fossero definiti, dapprima a livello federale (di norma a settembre) e in un secondo tempo (di solito a novembre) a livello cantonale. È chiaro dunque che non si sono potute emanare le decisioni di diritto prima di novembre 2011”.

Persone in formazione - Novità anche per quanto riguarda le famiglie con persone maggiorenni ancora in formazione. Il vecchio sistema prevedeva un calcolo individuale della prestazione. Adesso lo studente va invece incluso nell’unità di riferimento e la prestazione va calcolata per l’intera famiglia. Il nuovo sistema considera inoltre maggiormente le diverse tipologie famigliari, differenziando i limiti di reddito per avere diritto al sussidio o per definire l’importo della prestazione.

Beneficiari - Nel 2011 le persone che in Ticino hanno beneficiato dei sussidi di cassa malattia (esclusi i beneficiari di prestazioni complementari all’AVS/AI) erano circa 90.000. E quest’anno quanti saranno? Michel Sora non si sbilancia e sottolinea gli importanti cambiamenti riguardanti i criteri di decisione. “Non è detto che chi riceveva 100 con il precedente modello continui a ricevere 100 con il nuovo: può accadere, ma può anche accadere che riceva di più o di meno”. 

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