Cerca e trova immobili

TICINOFurti nel Mendrisiotto, "La situazione non richiede l'intervento dell'esercito"

29.03.12 - 18:22
Ti-Press (archivio)
Furti nel Mendrisiotto, "La situazione non richiede l'intervento dell'esercito"

BELLINZONA - "La Polizia cantonale non risponde, al momento attuale, di sufficienti risorse per contrastare in modo duraturo, persistente e costante" i numerosi furti nella abitazioni nel Mendrisiotto. Risponde così il Consiglio di Stato all'interrogazione inviata da Massimiliano Robbiani (Lega) che chiedeva lumi sulla situazione dei furti nella zona di confine. Tuttavia, si precisa nella risposta, è proprio per questo motivo che "è stata intensificata la collaborazione tra i vari enti preposti alla sicurezza".

Alla domanda se sia utile far intervenire l'esercito per contrastare il fenomeno il CdS prosegue spiegando che: "Le zone di confine sono controllate dal Corpo Guardie di confine che presidia i valichi più importanti e sorveglia costantemente il settore a ridosso del confine. Da qualche mese la collaborazione con il Corpo Guardie di Confine è stata intensificata proprio allo scopo di essere maggiormente visibili anche nell'opera di prevenzione". Il CdS precisa pure che "la situazione viene costantemente monitorata e che non è sufficientemente grave per procedere alla richiesta di far intervenire l'esercito quale garante di sicurezza".

Per quel che riguarda i furti con scasso nel Mendrisiotto poi, conclude il CdS, "si è potuto appurare che gli autori sono, in parte, cittadini dell'est, italiani e zingari provenienti dall'Italia. Si tratta in particolare di due gruppi di cittadini italiani e di due bande di giovani minorenni provenienti da campi nomadi di Milano e di alcuni cittadini dell'est. Le inchieste di Polizia giudiziaria hanno, negli ultimi mesi, portato all'arresto di diversi autori di reato e alla denuncia al Ministero Pubblico".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE