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TICINOMorinini, Pelli: "Mi aveva commosso la sua passione"

16.03.12 - 20:01
Lo showman ricorda la sua esperienza in un camp accanto all'allenatore. Anche il Consigliere nazionale Regazzi lo ricorda: "Viveva per il calcio"
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Morinini, Pelli: "Mi aveva commosso la sua passione"
Lo showman ricorda la sua esperienza in un camp accanto all'allenatore. Anche il Consigliere nazionale Regazzi lo ricorda: "Viveva per il calcio"
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LUGANO - Roberto Morinini ha lasciato una profonda impronta sul calcio ticinese. Non che sia una novità, ma l'impressione viene confermata ascoltando i pareri dei molti tifosi che stanno manifestando il proprio cordoglio per la scomparsa, a soli 60 anni, del "Mago di Gudo".

Lugano - Tra i supporters bianconeri uno dei ricordi più belli è quello del presentatore televisivo Matteo Pelli. "L'ho amato e sostenuto in certi momenti, e un po' meno quando stava all'altra squadra (al Bellinzona, ndr). Abbiamo lavorato insieme in occasione del'ultimo Raiffeisen Camp. Una persona molto speciale disponibile: mi aveva commosso vedere il suo lavoro con i ragazzi, anche se stava già poco bene. Aveva collaborato con me e Marco Degennaro con una tale passione, come se fossimo il Real Madrid e non un campo estivo con 100 ragazzini di 12 anni. Mi dispiace molto per il calcio".

Bellinzona - Anche il Consigliere nazionale Fabio Regazzi, sostenitore granata, ricorda la figura di Roberto Morinini: "Una persona stimata e competente, che amava e viveva per il calcio". Regazzi e Morinini ebbero, qualche tempo fa, un battibecco a distanza di quelli che vedono protagonisti i tifosi con l'allenatore della squadra del cuore. "Fu per cose banali, quelle punzecchiature che sono frequenti riguardo al calcio. Ora resta il rammarico per la scomparsa, ancora in giovane età, di un uomo che ha dato molto al calcio ticinese".

L'esponente PPD ricorda poi un episodio di molti anni fa: "Giocavo nel Gordola, e contro il Minusio segnai nei supplementari la rete che valse la promozione. Dopo la partita mio padre, allora sindaco, fu buttato sotto la doccia insieme ad altri dirigenti della squadra". Morinini era sugli spalti, e il giorno dopo scrisse un trafiletto sull'Eco di Locarno, commentando l'episodio ed elogiando lo spirito che animava il calcio regionale. "Questo fatto mi è rimasto molto impresso a distanza di oltre 25 anni".

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