BERNA - È il parlamento che deve provvedere ad assicurare una rappresentanza equa delle minoranze linguistiche e regionali in governo.
In risposta a un postulato del consigliere nazionale Raphaël Compte (PLR/NE), il Consiglio federale afferma oggi di non ritenere opportuno sancire nella Costituzione un diritto della minoranza italofona a un seggio nell'esecutivo, perlomeno con la composizione attuale.
Il Consiglio federale ricorda che la Costituzione impone già oggi di tenere conto degli aspetti regionali e linguistici in occasione dell'elezione.
Secondo il governo, reintroducendo la clausola cantonale (al massimo 1 consigliere federale per cantone) non si garantirebbe una rappresentanza più equilibrata delle minoranze. Inoltre, "più i criteri definiti per l'elezione sono numerosi, più è ristretta la possibilità dell'Assemblea federale di eleggere in governo i candidati più idonei".
ATS