PROVA SU STRADANissan Murano Diesel: La via di mezzo

LA DOMANDA - Prima di iniziare la prova continuavo a chiedermi una cosa: perché qualcuno dovrebbe acquistare una Nissan Murano? La domanda è lecita, ed il perché presto detto: in casa Nissan è messa in ombra dalle ben più popolari Juke e Qashqai, mentre tra i “pesi massimi” con i quali si scontra non ha né l’economicità delle coreane, né lo status delle “premium” europee. Il risultato è che nessuno la consoce e ben pochi la considerano.

IL MOTORE CHE ASPETTAVAMO - In un certo senso la Murano emana un sorta di esoticità a livello estetico, specie dopo il recente restyling che ne ha modificato la facciata anteriore e in piccola parte anche il posteriore, ricordando maggiormente quelle vetture asiatiche concepite e vendute quasi esclusivamente negli “states”. La scelta dei motori era infatti limitata ad un grosso 3.5 a benzina derivato dalla sportiva 350Z, mentre il nuovo Diesel che abbiamo provato si prevede che venga scelto dall’80% dei futuri clienti. Un propulsore particolare per concezione (2.5 litri con solo 4 cilindri) ma dalla giusta potenza e ricco di coppia ai regimi medi. Le prestazioni non colpiscono ma il “tiro” è sufficiente per le sue due tonnellate, le quali curiosamente non gravano troppo nei consumi che si stabilizzano a soddisfacenti 9 litri ogni 100 km percorsi. La migliorata aerodinamica ha sicuramente contribuito a tenerli bassi nelle percorrenze autostradali.

UNA GUIDA ONESTA - Sia chiaro che, già che si parla di motore e di USA,  la sua guida è lontana dalle costose tedesche: il cambio è dolce ma lento, in curva ha un appoggio sicuro che privilegia però la comodità e la morbidezza mentre lo sterzo è leggero e privo di feedback. Diciamo che non è un SUV che toglie molte soddisfazioni in curva, considerando però il peso e le dimensioni (parliamo comunque di 2 tonnellate e quasi 5 metri di macchina) potremmo definirla “onesta”. Essere dinamica, del resto, non è mai stata una delle sue aspirazioni.

SI AVVICNA ALLE INFINITI - Tale impressione la si percepisce già accomodandosi sull’ampia e comoda poltrona che, come volevasi dimostrare, trattiene poco il busto in curva. Attenzione però, perché ci sono le prime sorprese tra cui materiali utilizzati per l’abitacolo, di sorprendente qualità per gli standard nipponici, che uniti alla dotazione davvero completa la fanno avvicinare pericolosamente alle stesse Infiniti (marchio di lusso di casa Nissan, un po’ come Lexus per Toyota). Oltre al navigatore semplice da usare e dalla grafica accattivante c’è per esempio il baule ad apertura e chiusura elettronica, e qualora la superficie ampia ma “bassa” del bagagliaio risultasse troppo piccola (in effetti è inferiore alla concorrenza), i sedili posteriori si possono  ribaltare in una semplice mossa per ritornare poi verticali elettronicamente. La suddetta panchina posteriore offre tra l’altro una seduta molto comoda ed uno spazio adeguato.

LA RISPOSTA - E qui, alla fine del nostro test, arriva la risposta alla domanda iniziale: perché qualcuno dovrebbe acquistare una Nissan Murano? Perché, alla realtà dei fatti, essa è un esatta via di mezzo tra la economiche coreane e le costose eruopee: i materiali non sono né cheap né lussuosi, la dotazione tecnologica è sofisticata ma non avanguardista, la guida non è dozzinale ma nemmeno in primo piano. E, fortunatamente, anche il prezzo segue il resto della filosofia.