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SVIZZERADiritto di famiglia: di male in peggio!

05.12.11 - 12:40
Papageno: in nome dei padri.
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Diritto di famiglia: di male in peggio!
Papageno: in nome dei padri.

Intervista al Movimento Papageno

L’autorità parentale congiunta diventa la regola. Siete soddisfatti della nuova normativa?

Sì e no. Siamo l’ultimo paese d’Europa a riconoscere ai propri figli questo diritto. Non ci pare un gran progresso, come ha ammesso la signora Sommaruga. Tuttavia, in molti casi potrebbe risultare meglio di quanto fatto fin’ora, a condizione però che un’autorità di vigilanza la facesse davvero rispettare ricorrendo, in caso di inosservanza, a sanzioni adeguate. Ad ogni modo, per noi padri si prospettano tempi durissimi in cui generare un figlio equivarrà ad un vero suicidio, come minimo dal profilo economico. Per il resto, non cambierà ahinoi nulla. Impietoso, pare continuare il processo di privazione di una qualsiasi funzione educativo-formativa e d’autorità al padre, sia in seno alla famiglia che in società.

Vi aspettavate altro?

Francamente sì. Noi padri abbiamo mandato 1500 sassi alla signora Sommaruga dato che voleva tardare la revisione della legge. Dopo aver rinunciato a certe rivendicazioni palesemente femministe, il CF ha deciso di adottare il messaggio presentato il 17 novembre. Per fare inghiottire al popolo l’amara pillola, il CF rivedrà il diritto al mantenimento per le madri non coniugate o divorziate in un futuro prossimo.

Come giudicate dunque il messaggio?

Il progetto di frantumazione della famiglia continua. Si vogliono isolare innanzitutto i padri, ora lentamente e subdolamente anche le madri, dai figli. Siamo tutti soli, già oggi, con i nostri diritti individuali. Sparisce il concetto d’unità della famiglia, di solidarietà e di socialità: è un vero dramma quello che si sta attuando! La proposta di modifica di legge si fonda sul concetto vacuo e fatuo di "bene del figlio". Non crediamo che vi sia qualcuno che possa definirlo in maniera univoca. Per il bene dei figli si sono commessi i più orrendi crimini contro l’infanzia, proprio in Svizzera. Basti ricordare gli scandali di Pro Juventute e "Verdingbuben", ai minori strappati ai genitori (donne non sposate, zingari, famiglie povere) e poi venduti dalle autorità tutorie svizzere come mano d’opera sottocosto. E’ la storia che ha coinvolto 100 mila ragazzi, storia terminata solo all’inizio degli anni ’70. Guai mettersi nelle mani dello Stato, ancor di più se si è minorenni!

Maldicenze?

14'000 ragazzi in Ticino vivono separati dai propri padri. Le pare insignificante? Pare incredibile che nelle recenti elezioni federali un solo politico in tutto il Cantone si sia preso a cuore il tema: l’onorevole Lorenzo Quadri! Nessun’altro!

In concreto cosa avete da rimproverare al nuovo messaggio?

L’ingerenza invadente dello Stato (pretori, giudici o tutorie) nei problemi di famiglia. Saremo sempre più alla mercé di giuristi dall’anima di ferro e per di più incompetenti in materia. Sono esseri imprevedibili e lunatici, che lucrano sulla miseria e sulle "crisi" delle famiglie.

E voi cosa proponete?

Abbiamo un validissimo modello che sta riscuotendo ampi consensi in Germania: la Cochemer Praxis. Il giudice Jürgen Rudolf è stato addirittura a Berna, come pure in Ticino su invito di AGNA e delle autorità ticinesi. Non ha lasciato traccia … E cioè?

E’ un tema lungo che non può esser affrontato in questa sede. Ma per darle un’idea, nella Cochemer Praxis il giudice non giudica, la mediazione è obbligatoria, un accordo sul futuro dei figli viene concordato tra i genitori entro 15 giorni. Il giudice riceve da parte degli avvocati solo una pagina A4 sul progetto di divorzio. Se il genitore affidatario ostacola le relazioni del figlio con quello non affidatario, l’affidamento passa senza troppi indugi all’altro genitore. Né più, né meno. Contrariamente a quanto viene fatto da noi, i figli sono e rimangono, dal principio alla fine, concretamente tenuti al centro del processo di separazione e divorzio.

Tornando alla revisione in questione, cosa vi ha colpito particolarmente?

Il Consiglio Federale ammette che le decisioni dei giudici o delle tutorie non si possono far rispettare nella pratica! Ci siamo letteralmente scandalizzati di leggere, citiamo testualmente: "Il CF rinuncia per ora a punire espressamente il genitore incaricato della custodia che impedisce di esercitare il diritto di visita (di solito le madri, ndr). E’ infatti lecito temere che punendo un genitore soffra anche il figlio". Fine della citazione. Non le pare un insulto alla dignità proteggere una madre che impedisce ai propri figli di mantenere la già misera relazione col padre? Eliminare il padre dalle relazioni dei figli, per mano delle "intoccabili" madri, non è parimenti motivo per i minori di grande sofferenza nell’immediato e nel futuro?

Cosa pensate del diritto delle madri ad essere mantenute?

In Germania una donna con figli è obbligata ad essere autosufficiente appena il figlio compie 3 anni. Da noi, se il giudice lo ritiene opportuno, la donna sta a casa per 10 anni a tempo pieno senza lavorare, al 50% fino al 16imo anno d’età del figlio! Domani sarà possibile per una donna fare figli da padri differenti per vivere mantenuta e agiatamente. Con la legge attuale e dopo la revisione avremo, per volontà politica, una società senza padri, come profetizzava già nel 1963 Alexander Mitscherlich.

Ci sono altri indizi per la vostra tesi che ci pare ardita?

Certamente: il folle affanno per la realizzazione di asili nido. La signora Widmer Schlumpf si vanta di aver creato 20 mila posti per i neonati nel paese e lamenta che ne mancano almeno ancora 50 mila. Il tutto per allontanare le madri dai figli già da 0 a 3 anni nel nome del soldo.

C’è qualche osservazione che volete fare prima di concludere l’intervista?

Certamente: nella conferenza stampa (http://www.tv.admin.ch/it/ archiv?video_id=417 ) si è capito che la nostra consigliera federale signora Sommaruga non sa cosa significhi "Droit de garde", termine francese per "custodia parentale"! Röstigraben o semplicemente palese mancanza di conoscenza delle lingue nazionali? Crediamo che i cittadini di questo paese abbiano il sacrosanto il diritto di essere governati da politici che palleggiano bene almeno due lingue nazionali. Non le pare ovvio?

 

Contatto: info@papagenonews.ch

Tel: 079 - 240 40 51 & 079 376 83 39

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