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BENESSEREAttori e campioni sportivi dipendenti da sesso

27.11.11 - 17:50
Foto Ti-Press
Attori e campioni sportivi dipendenti da sesso

Ha colpito attori, campioni sportivi e industriali. Ma non solo. Sono sempre di più gli americani che soffrono di dipendenza dal sesso. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Society for the Advancement of Sexual Health, in tutta la nazione sono oltre nove milioni le persone affette da questo disturbo comportamentale, e danno lavoro a 1.500 terapisti specializzati (dieci anni fa erano meno di cento).

"Fino a qualche tempo fa il normotipo era l'uomo sui 40-50 anni, mentre ora sono aumentati vertiginosamente anche i casi tra le donne, gli anziani e gli adolescenti", ha spiegato Tami VerHelst, vicepresidente dell'International Institute for Trauma and Addiction Professionals. Usano il sesso come lenitivo per l'ansia e per sentirsi meno soli, o per sconfiggere la paura di essere indesiderati e inadeguati. E con gadget hi-tech e internet riescono a soddisfare le loro voglie sempre più velocemente.

Negli Usa 40 milioni di persone al giorno accedono a siti pornografici. "Questo non significa che tutti coloro che guardano immagini a luci rosse diventino dipendenti - ha detto il dottor David Sack, direttore generale dei Promises Treatment Centers di Los Angeles -. Ma la costante esposizione ad impulsi sessuali è molto pericolosa, soprattutto per le persone più suscettibili".

Le persone che decidono di farsi curare per uscire dalla dipendenza, come riportano i media americani citando un istituto medico di Los Angeles, devono essere monitorate costantemente per non cadere nel tunnel della droga o della depressione. Chi non rinuncia alla 'caccia emozionale' forsennata tuttavia rischia non solo di mandare a monte relazioni e matrimoni, ma mette in serio pericolo anche il proprio rapporto lavorativo.

"Ero ossessionata da quando ero stata abbandonata da bambina - ha raccontato una ragazza di nome Valerie - Il sesso era una forma di automedicazione". La donna, dopo due matrimoni falliti e la perdita del lavoro si è ritrovata senzatetto e costretta a sopravvivere con i buoni pasto dello Stato. Ha tentato di togliersi la vita con una overdose di medicinali e quando si è risvegliata ha capito che doveva farsi curare. "Avevo toccato il fondo a causa della mia dipendenza - ha spiegato - Ero totalmente fuori controllo".

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