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TICINOLombardi e Abate eletti agli Stati

20.11.11 - 15:37
Lombardi passa con il 46,91%. Abate vince su Cavalli per un soffio
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Lombardi e Abate eletti agli Stati
Lombardi passa con il 46,91%. Abate vince su Cavalli per un soffio

BELLINZONA - Pippo Lombardi superstar, come da copione. In occasione del turno di ballottaggio c'era un solo interrogativo e cioè chi avrebbe accompagnato il senatore uscente a Berna nella prossima legislatura.

E il dubbio è stato sciolto già con i risultati dei primi comuni, giunti poco dopo le 12, che davano il candidato PLR Fabio Abate in leggero vantaggio sui rivali Franco Cavalli (PS) e Sergio Morisoli (Lega-UDC). La tendenza non è più cambiata ed è stata poi confermata dai risultati definitivi.

Fabio Abate, consigliere nazionale uscente, con il 34,99% delle preferenze, andrà quindi a occupare il seggio lasciato vacante da Dick Marty, che non si è ripresentato. Nuovamente sconfitto, anche se per un soffio, il candidato PS (sostenuto dall'intera sinistra) Franco Cavalli (34.25%), così come Sergio Morisoli (30,52%), il quale non è riuscito a sfruttare l'onda leghista che ha caratterizzato quest'annata elettorale.

Niente da fare nemmeno per Germano Mattei di Montagna Viva che se ne va con un dignitoso 9,92%.

La partecipazione è stata del 48,92%, un dato leggermente inferiore rispetto al primo turno, quando si era attestata al 53,33%. L'82% dei votanti si è espresso per corrispondenza.

La conferma di Lombardi insomma non coglie impreparati. Il senatore uscente, al Consiglio degli Stati dal 1999, si riconferma vincitore con un buon distacco, complice, forse, anche una campagna pubblicitaria massiccia, tanto che qualcuno, su quel volto stampato su ogni angolo del Ticino, persino sui giornali di Bignasca, aveva avuto da ridire. Il candidato PPD aveva anche proposto inserzioni su Opinione Liberale, ma Walter Gianora si era opposto.

Lombardi nel corso di questi giorni pre-ballottaggio si era pure espresso su alcuni temi importanti, come l'iniziativa federale della sinistra "Tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS", dove si era detto contrario: "Il danno è generale, anche a causa della retroattività".

Contrario, in parte, anche alla campagna promossa dalla destra contro l'afflusso massiccio degli stranieri: "Questa iniziativa - aveva detto - non è la soluzione, ma un bel campanello d'allarme. Il problema c'è. In questo momento c'è una rottura degli equilibri perché in pochi anni l'accesso è stato troppo grande. Al Parlamento e al Consiglio federale spetterà trovare le giuste risposte".

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