TICINOQuel triste sospiro di sollievo

È giusto che ognuno di noi dedichi del tempo a se stesso, ma questo non significa estraniarsi dal mondo o allontanarsi da chi ci vuole bene: sono solo attimi in cui ci prendiamo cura di noi e della nostra anima ed é la parte più difficile di questo mestiere di vivere.

Non siamo in grado di curarci da soli.

La compagnia é una necessità e un toccasana per l'essere umano.

Sfogarsi, può essere la miglior medicina quando si vivono momenti negativi, quando tutto sembra perduto, quando la via d’uscita sembra lontanissima..

Insomma, é indispensabile avere accanto persone vere, su cui poter contare. Per questo io confido nelle poche ma buone amicizie.

La solitudine, in certi momenti della vita, é la strada più breve verso la morte. E proprio riguardo questo tema, vorrei richiamare la vostra attenzione, proponendovi un breve aneddoto che ha lasciato in me tantissimi punti di domanda e molta amarezza.

Recentemente mi é capitato di incontrare un conoscente che non vedevo da tempo. Non stava molto bene.

La perdita della moglie é stata fatale. Improvvisamente si é trovato senza un punto di riferimento, senza un appoggio, senza colei con la quale ha condiviso, fino a quel momento, tutta la vita.

A mio parere, la persona con cui si sceglie di invecchiare, ha il dovere e il provilegio di colmare quel vuoto che resta, quando la morte ci porta via le persone più care. E quando anche questa ci lascia, si ritorna soli. 

Infatti da allora é cominciato il suo calvario finché recentemente, in solitudine, se n’é andato per sempre.

Non voglio fare la moralista, ma credo che sia necessario farsi un esame di coscienza perché é inaccettabile che una persona muoia senza che qualcuno le stringa la mano, fino all’ultimo respiro.

Sono certa che nessuno di noi vorrebbe, un giorno, trovarsi da solo nell’attesa di addormentarsi.. per sempre.

Per favore rifletteteci perché gli anni passano per tutti e, che vi piaccia o meno, questa é la triste realtà!

Lascio a voi la parola ......