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TICINO"Frocio", "finocchio", "lesbicona": ecco il bullismo omofobico

16.05.11 - 12:48
Sotto la lente le scuole ticinesi, i primi dati del sondaggio di Aiuto AIDS Ticino
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"Frocio", "finocchio", "lesbicona": ecco il bullismo omofobico
Sotto la lente le scuole ticinesi, i primi dati del sondaggio di Aiuto AIDS Ticino

BELLINZONA – ‘Frocio’, ‘finocchio’, ‘lesbicona’… Espressioni offensive che risuonano a scadenze regolari nei corridoi delle scuole ticinesi. E mentre un giovane viene offeso, spesso tutti gli altri stanno attorno a guardare. Nella maggior parte dei casi senza intervenire. Da qui un dato che suona quasi come una certezza: il bullismo omofobico esiste anche in Ticino. È quanto emerge dalla prima fase del sondaggio ‘Benessere senza omofobia’ lanciato negli scorsi mesi da Aiuto AIDS Ticino. “Abbiamo messo sotto la lente le opinioni di 630 studenti di scuola media e media-superiore sparsi su tutto il territorio cantonale – spiega il coordinatore del progetto Marco Coppola –. I dati riscontrati ci indicano che c’è un certo disagio nelle scuole ticinesi”. 

Obiettivo accettazione - I risultati sono stati presentati questa mattina a Bellinzona, alla vigilia della giornata internazionale contro l’omofobia. “Nella seconda parte del progetto – riprende Coppola – cercheremo di dialogare con le undici sedi scolastiche coinvolte per capire come fare fronte in maniera costruttiva ai problemi registrati”. Vittorio Degli Antoni, responsabile di Aiuto AIDS Ticino ricorda le ragioni per cui è stato lanciato il sondaggio: “Promuoviamo da sempre l’accettazione dell’omosessualità nella società. Perché nella misura in cui c’è accettazione, c’è più razionalità e dunque anche maggiore protezione. Un aspetto importante visto che il numero degli omosessuali oscilla tra il 5 e il 10% della popolazione”.

Domande mirate - Cosa è l’omosessualità per te? È la prima domanda posta ai ragazzi intervistati. E dalle risposte si nota una certa confusione. Per il 40% è una scelta. Per il 21% è qualcosa di contro natura. Per il 5% è peccato. Per il 26% è un modo d’essere e per l’8% è una relazione affettiva. Il dato più preoccupante però lo forniscono le risposte alla seconda domanda. Quante volte senti parole offensive? Il 57% risponde ‘spesso’. Il 28% risponde ‘talvolta’. Solo il 15% risponde ‘raramente’ o ‘mai’. I 2/3 degli intervistati dichiarano di sapere, comunque, che queste parole sono molto o abbastanza offensive. 

Bullismo - Il 45% degli intervistati dichiara di non vedere mai qualcuno che interviene in occasione di questi episodi. Il 51% invece sostiene di vedere un intervento solo ‘alcune volte’. “E pensare che la scuola dovrebbe essere un ‘luogo sicuro’ – sottolinea Coppola -. Queste sono le classiche caratteristiche del bullismo. Per la prima volta uno studio ci indica che il bullismo omofobico esiste anche in Ticino”. Anche dalla parte qualitativa del sondaggio emergono informazioni utili. La metà degli intervistati ha opinioni neutrali. Circa il 25% mostra apertura, ma c’è un altro 25% che segna un’omofobia marcata.

P.M.

Foto d'archivio (Keystone)

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