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TICINOMattei: "Un male del Ticino? Essere periferia nella periferia"

08.04.11 - 19:27
Si conclude con oggi la serie di interviste ai candidati al Consiglio di Stato con Germano Mattei, unico esponente di Montagna Viva
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Mattei: "Un male del Ticino? Essere periferia nella periferia"
Si conclude con oggi la serie di interviste ai candidati al Consiglio di Stato con Germano Mattei, unico esponente di Montagna Viva

Qual è il dossier più importante che secondo lei dovrebbe essere affrontato qualora venisse eletto Consigliere di Stato? Quale dipartimento sceglierebbe se fosse eletto al Consiglio di Stato?
"È utopia pensare in un’elezione e quindi indicare una scelta riferita all’attuale palinsesto. Utopicamente tuttavia penso che per cambiare qualcosa in questo Cantone e dare una vera scossa politica, bisogna rivoluzionare e ripensare l’organizzazione dei Dipartimenti. Proporrei sicuramente di istituire un Dipartimento “Montagna e Territorio”. Smantellerei la Sezione del Promovimento economico (totalmente inefficiente come ora dotata e organizzata), dando alla stessa altri orientamenti e conglobandola in un Dipartimento da definire. Alle Finanze toglierei l’Economia pubblica, affidandogli le Istituzioni ordinarie (Comuni, Patriziati, Consorzi, Parrocchie). Le Istituzioni diventerebbero Sicurezza ed Economia (Giustizia, polizia, militare, protezione Civile, pompieri, settori attinenti all’economia, comprese le Scuole professionali, controlling). Per il Territorio nuova denominazione di Infrastrutture del Territorio (strade, servizi pubblici, trafori alpini, aria e salubrità, energia con AET, sicurezza dighe e idrogeologia, futuri contratti di concessione e deflussi minimi nei fiumi). Alla Pubblica Educazione toglierei le Scuole professionali e i Fondi Sport Toto e lotterie per darle all’Economia, aggiungendo un nuovo settore dello sport di competizione. Opere sociali, non ho in questo momento idee, anche se il settore del promovimento e sostegno dell’abitazione va affrontato urgentemente e senza indugio, così come quello del disagio giovanile. Mi scuso per la lunghezza della riflessione, pur parziale, ma la riorganizzazione politica - amministrativa degli attuali Dipartimenti è una misura fondamentale per il rilancio del nostro Cantone Ticino, questo al di la degli Uomini o Donne eletti".

Cosa ne pensa di questa frase: "Un giovane con meno di 30 anni disoccupato è la più grande sconfitta di uno Stato".
"Condivido è una cocente sconfitta, che deve dare vigore per nuove e diverse soluzioni, una decisa ripartenza". 
 
Lavoro e dumping salariale. Servono misure concrete. Quali secondo lei?
"Bisogna creare opportunità di lavoro affinché i giovani possano primariamente maturare esperienza, di là dell’importo del salario stesso. Creare le misure legislative necessarie affinché ogni impresa e attività economica pubblica e privata riservi il 5% dei posti di lavoro per i giovani sotto i trent’anni. Promuovere la conoscenza delle lingue".
 
Sanità, quali misure intenderebbe promuovere per contenere l'aumento dei premi delle casse malati?
"Una Cassa malata unica nazionale, con un premio proporzionale alla tassazione di ogni cittadino, esentare i bassi redditi dai premi. Eliminare i costosi doppioni della medicina di punta ed assicurare la medicina di base in ogni parte del paese, periferia compresa". 
 
Sottoceneri ricco, Sopraceneri che procede a fatica. Cosa fare per diminuire il divario?
"La situazione geografica di vicinanza alla regione Lombarda crea un flusso positivo per il Sottoceneri che durerà ancora per molto tempo. Non è un merito dell’area specifica, essa approfitta diligentemente di questa situazione positiva e della posizione favorevole. Siamo un  Cantone unico e quindi è necessaria una maggiore coesione e solidarietà tra le due aree  divise dal Monte Ceneri. Il Sopraceneri contempla anche la maggior area di montagna e periferica, con tutte le problematiche connesse, che non sono di facile gestione e soluzione. Il moltiplicatore cantonale è la prima misura da rendere esecutiva, senza indugio e per sopprimere le ingiuste disparità. La creazione di una stazione ferroviaria AlpTransit Ticino sul piano di Magadino è una realizzazione che contribuirà al rilancio di una buona parte del Sopraceneri, sarà cerniera di riferimento per tutto il Ticino. La creazione di posti di lavoro nelle Valli, anche quale azione diretta dello Stato (trasferimento di servizi pubblici), la tutela attiva del territorio antropico e naturale è un’altra misura che renderà competitivo in particolare il Sopraceneri, ma concerne anche aree marginali del Sottoceneri".  
 
Ticino, criminalità e sicurezza. È davvero un problema reale?
"È un problema non da sottovalutare, molto emotivo, da non drammatizzare, non si deve consolidare un eccessivo stato di Polizia. Coloro che hanno qualche "annetto" come noi, da sempre sentono parlare di rapine, criminalità, ecc. e questo specialmente a Sud del Ticino, nulla di nuovo sotto la luce del sole, si è visto anche di peggio! Oggigiorno la tecnologia aiuta molto nell’opera di sorveglianza e per il monitoraggio dei territori".
 
Come giudica la chiusura al traffico del tunnel del San Gottardo per circa 900 giorni per permettere il risanamento della galleria?
"Inammissibile! Il raddoppio del San Gottardo va realizzato senza remore, ma non per lo spauracchio della manutenzione, ma essenzialmente per la sicurezza del traffico e dell’utenza. Ogni vita spezzata è una di troppo! Non si parli di problemi finanziari: poco tempo or sono in pochi giorni, con una facilità sorprendente, si sono trovati centinaia di milioni per salvare una grande Banca! In Svizzera non sono i soldi che mancano, è la volontà politica che difetta! Si percorrono i Tunnel a doppia canna del Selisberg e del Ceneri in tutta tranquillità, sereni e rilassati direi! Nella galleria del Gottardo, porta fondamentale tra SUD e NORD, guidare è stressante e pericoloso, una tensione indescrivibile, talvolta un incubo. Situazioni non ulteriormente tollerabili. E poi perché non riprendere il discorso dei pedaggi per il traffico di transito, quello che non concerne i contatti intercantonali?"
 
Oggi si tende a una svolta eco-sostenibile. Su che piano mette la questione ambientale per il Ticino?
"In primo piano per quanto attiene la tutela attiva del paesaggio e lo sfruttamento delle nostre materie prime rinnovabili indigene: biomassa del legno, acqua, biogas, geotermia e il solare. Il tutto anche sostenuto finanziariamente dai contributi versati da AET (balzello pasticcio Lünen) e prelevato a carico delle aziende idroelettriche, che sfruttano in concreto gratuitamente le acque del Cantone. Per la salubrità dell’aria: auto di nuova generazione risparmiose di carburante, ibride ed elettriche. Parco veicoli degli Autocarri da attualizzare entro la fine del quadriennio alla classe EURO di ultima generazione. Alla messa in esercizio del traforo AlpTransit tutti gli autocarri di transito dovranno senza remore attraversare le Alpi su rotaia, con stazioni di carico per la rampa sud in Lombardia.  Bisogna creare una Commissione internazionale sullo stato dell’aria, giacché polveri fini e lo smog provengono essenzialmente dalla pianura lombarda, inquinamento indotto!"
 
Uno dei temi caldi della campagna elettorale è quello dei frontalieri? Prevede suoi interventi in CdS?
"I frontalieri non sono solo braccia e manodopera a basso costo, ma essenzialmente uomini e donne con i loro diritti e doveri. Sono una risorsa per il Cantone Ticino e la sua economia. Noi non vogliamo svolgere certi compiti e poi ci lamentiamo della loro benvenuta presenza, siamo un po’ ingrati! Anche ai frontalieri conviene venire da noi, altrimenti resterebbero a casa loro! Bisogna senz’altro rivedere e trattare con l’Italia il sistema d'imposizione fiscale. Per il fenomeno dei “padroncini”, bisogna sensibilizzare i nostri conterranei che li chiamano a maggiore solidarietà nel sostenere l’economia ticinese e non sottrarre lavoro alle nostre aziende e agli artigiani autoctoni.
È necessario valutare una tassa sul lavoro dei cosiddetti “Padroncini”. Adottare misure di disincentivazione per i prestatori d’opera provenienti dall’estero. Vanno tassati alla frontiera alla loro entrata con un’imposta maggiorata, desunta dal probabile guadagno realizzato. Conteggio definitivo da poi calcolare sul tipo restituzione “FreeTax” per l’IVA."
 
Voto agli stranieri? Sì o no? E perché?

"Non sono contrario a livello comunale e per i residenti da almeno cinque anni nello stesso Comune".
 
Di cosa necessita il cantone oggi?
"Di una vera amnistia fiscale, di maggiore solidarietà e condivisione interna. Di un rapporto diverso con la Confederazione. Quale vallerano il Cantone ha bisogno di una soluzione definitiva all’annosa questione delle costruzioni fuori zona, impropriamente chiamati “rustici”."
 
Quali sono i mali del Canton Ticino?
"Essere periferia nella periferia, schiacciato tra Nord (catena alpina) e Sud (frontiera politica), quindi poco cosciente della sua realtà alpina (85% del territorio) in un territorio di poca e delicata pianura urbana (90% della popolazione). Troppa litigiosità, con uno sconsolante scadimento culturale e nei contatti interpersonali. Non saper trovare una valida soluzione allo spopolamento della periferia e nella collaborazione tra sopra e sotto Ceneri. Ci s’illude che con aggregazioni e sussidi si risolve tutto, ma purtroppo senza creare posti di lavoro tutto è vano".
 
Perché le persone dovrebbero votarla?
"Lo decida l’elettore, che è giudice unico e supremo, se ritiene valido sostenere le idee che proponiamo. Lo scopo principale del nostro Movimento “MontagnaViva” è quello di parlare alla nostra gente dei problemi cui sono confrontate le Regioni periferiche e di montagna (85% del territorio cantonale) e sulla necessità di un approccio politico diverso da quello ora in vigore".

Foto Ti-Press

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