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TICINOPadri divorziati trasformati in "lavoratori poveri" e "indebitati cronici" da Giudici del Tribunale d'Appello

20.12.10 - 08:45
In Ticino il 60% dei matrimoni finisce con un divorzio! Uomini, vale veramente la pena rischiare?
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Padri divorziati trasformati in "lavoratori poveri" e "indebitati cronici" da Giudici del Tribunale d'Appello
In Ticino il 60% dei matrimoni finisce con un divorzio! Uomini, vale veramente la pena rischiare?

Prendiamo spunto dal caso di un padre di 50 anni, domiciliato nel Luganese, che percepisce un salario considerato medio-alto in Ticino. A seguito della domanda di separazione inoltrata dall’avvocato della moglie, un Pretore (specialista in divorzi) ha sottoposto ai coniugi una proposta di accordo di separazione in cui propone al padre di lasciare alla divorzianda moglie la casa con piscina, i tre figli, la gran parte dello stipendio e di "levarsi gentilmente di torno". Ecco la proposta scritta del Pretore:

1. La moglie rimane nella casa unifamiliare coniugale

2. I tre figli sono affidati alla madre per cura ed educazione

3. Il marito lascia la casa entro 15 giorni

4. Tutte le spese correnti maturate fino all'uscita di casa rimangono a carico del marito

5. Fino a quando il marito non avrà una sistemazione abitativa confacente sono esclusi i pernottamenti dei tre figli

6. Il marito dovrà trovarsi un'abitazione dell'ordine di Fr. 1'100.- d’affitto (spese accessorie comprese)

7. Il marito, a fronte di un reddito mensile di Fr. 7'450.- netti (compresa 13ma), "verserà nelle mani della moglie" Fr. 4'900.- al mese, per sé stessa Fr. 2'500.- e per i figli Fr. 2'400.- assegni familiari compresi.

Ovviamente, nella casa coniugale si potrà insediare l’eventuale futuro "amico" della madre. Il padre invece con Fr. 2'550.- mensili (13ma compresa, ossia circa Fr. 2'000.- da gennaio a novembre) vivrà nel suo misero appartamento, offrirà vitto e alloggio ai tre figli quando saranno con lui, pagherà le imposte cantonali comunali e federali, la cassa malati e pure l’onorario del suo avvocato dato che il magnanimo Pretore ha concesso alla madre ma non al padre l’assistenza giudiziaria!

Ipotizziamo ora che dopo la separazione la madre imbastisca una relazione sentimentale duratura con un uomo celibe che percepisce uno stipendio di Fr. 5'100.- mensili netti. Il nucleo ricostituito disporrà della ragguardevole cifra di Fr.10'000.- netti al mese, il nuovo partner della madre farà da "padre acquisito" ai tre figli e vivrà nella casa con piscina di comproprietà del padre naturale. Quest’ultimo (non ancora "giuridicamente" ex marito) continuerà suo malgrado a dover contribuire alla vecchiaia della signora fino al giorno in cui il divorzio "crescerà in giudicato" (diverrà cioè effettivo e definitivo), di modo che la metà dei contributi da lui versati dal giorno del matrimonio per il I. (AVS e AI) e il II. Pilastro (Cassa pensioni) diverrà la "dote di divorzio" della madre.

Dulcis in fundo, il padre potrà chiedere che vengano sospesi i Fr.2'500.- di alimenti che paga alla moglie solamente dopo 5 anni di convivenza stabile della madre con il nuovo partner. Dunque, per il "Diritto del divorzio" il nuovo nucleo ricostituito della madre potrà vivere per almeno 5 anni con Fr. 2'500.- al mese in più, alla faccia del divorziando marito.

È legittimo basarsi sul calcolo delle prestazioni sociali?
 
Al contrario, per il calcolo delle prestazioni sociali (Laps) la convivenza è considerata stabile dopo soli 6 mesi: come mai questa discriminazione? Ad ogni buon conto, non è detto che dopo gli ineluttabili 5 anni le cose cambino. Infatti, per "Legge" è il padre a dover dimostrare che la madre viva da almeno 5 anni con un altro uomo: prova da esibire per nulla scontata. Di conseguenza, ad un padre in buona salute che lavora al 100 % i Giudici concedono il minimo vitale garantito dalla Legge esecuzione e fallimenti (LEF) ai cittadini indebitati: Fr.1'200.- + affitto + cassa malati, ossia circa Fr. 2’500-2’800.al mese.
 
Qualcuno potrebbe pensare: "Se questo padre guadagnasse di più, di certo gli rimarrebbero più soldi in tasca". Invece no! Se piuttosto dei Fr. 7'450.- netti mensili virtuali (guadagno annuo diviso per 12 mesi) ne guadagnasse 10'000.-, grazie alla prassi decisa dai Giudici della I Camera civile del Tribunale d’Appello (TA) di applicare le Tabelle di Zurigo e il metodo del riparto dell’eccedenza, il padre conserverebbe per sé solo Fr. 2'550.- + 130.- (metà dell’eccedenza rimasta dopo aver dedotto dai redditi dei coniugi separati i fabbisogni dei due nuclei) e sarebbe condannato a "versare nelle mani della moglie" ben Fr. 7'320.- mensili di alimenti per la madre e i figli.
Ma allora, chi glielo farebbe fare di lavorare per guadagnare Fr. 10'000.- al mese se deve comunque continuare a (soprav)vivere con soli Fr. 2'680.come fosse un lavoratore povero e permanentemente indebitato? Si rendono conto gli Onorevoli Giudici del TA del mortifero giogo che mettono al collo dei padri ticinesi? Ma è tutto qui? Certo che no! Avventuriamoci oltre.
 
Perché il Ticino è suddito del Cantone di Zurigo?
 
È risaputo che nella Svizzera tedesca si guadagna molto di più che in Ticino. Ciononostante, i Giudici del Canton Argovia riducono le Tabelle di Zurigo del 25%! Invece, i nostri On. Giudici hanno deciso di farle applicare per intero, benché in Ticino i salari dei padri siano inferiori del 20-30%: come mai? Finanche nelle regioni periferiche del Canton Zurigo le "Tabelle di Zurigo" vengono ridotte del 15%! Se non bastasse, nel Canton Vaud gli alimenti per un figlio sono quantificati nel 15 % dello stipendio netto del padre: su uno stipendio di Fr. 4'000.- netti l’alimento ammonta a Fr. 600.-!
 
Spieghino dunque all’opinione pubblica gli Onorevoli Giudici della I Camera civile del Tribunale d’Appello perché in tutto il Ticino impongono ai Pretori di applicare le Tabelle di Zurigo! Non sarà per caso che i nostri Giudici del TA vogliano elargire "alimenti occulti" alle madri? Non saranno mica "misandrici"? Non sarebbe ora che i politici ticinesi prendano in mano la situazione e impongano a questi Giudici di "regionalizzare le Tabelle di Zurigo" adattandole al Ticino, riducendole come han fatto in Argovia, nello stesso Canton Zurigo e in altri Cantoni? Considerando che gli stipendi in Ticino sono nettamente inferiori e che nel Canton Argovia riducono le Tabelle del 25%, i nostri Giudici del TA le devono imperativamente ridurre di almeno il 50%! Grazie ai dettami di questi Giudici, le madri possono "legalmente lucrare" sul divorzio, trasformandolo in un redditizio investimento legalizzato a danno dei padri (IV. Pilastro "occulto" alle madri?). Ben si comprende che difficilmente i padri potranno trovare la motivazione per migliorare la loro situazione professionale o addirittura continuare a lavorare o tantomeno ricostituire una nuova famiglia! Un "ex marito padre" è senza futuro e senza speranza! Questo è il destino che i Giudici della I Camera civile del Tribunale d’Appello riservano alla gran parte dei padri ticinesi separati dopo matrimonio, a prescindere che la separazione sia pretesa dalla moglie o dal marito.
 
Allora per gli uomini vale la pena sposarsi?
 
Morale dell’incubo tutto al maschile e della favola tutta al femminile: "UOMINI, fino a quando il diritto del divorzio e la prassi giuridica cantonale attuale non cambieranno, NON COMMETTETE MATRIMONIO!" Infatti, già con la prassi attuale, se il suddetto padre guadagnasse Fr. 10'000.- e non fosse sposato, pagherebbe unicamente per i figli (sulla base delle famigerate Tabelle di Zurigo) "solamente" Fr. 4'690.- mensili invece di Fr. 7'320.-, potendo conservare per sé ben Fr. 5'310.- invece di Fr. 2'680.-, la casa sarebbe stata ritirata da uno dei due genitori o venduta a terzi (il padre avrebbe incassato la sua metà), la madre si sarebbe attivata da subito per andare a lavorare e l’intera cassa pensione versata durante gli anni di convivenza fino alla separazione sarebbe rimasta in tasca al marito.
 
Concludendo: "Uomini, ma chi ve lo fa fare di sposarvi se poi rischiate di finire in miseria, senza i vostri figli, senza casa e senza soldi, dovendo però continuare a lavorare per - udite, udite - garantire alla vostra ex moglie "il tenore di vita goduto durante il matrimonio"? Per cui, "Matrimonio, e sai cosa rischi! Meditate uomini, meditate!"
 
Infine, un appello ai politici ticinesi: "I padri di Airolo, Camedo, Ponte Tresa o Chiasso devono continuare ad essere trattati come i padri di Zurigo Città? Un’assurdità! I padri e lo Stato non devono pagare le disastrose conseguenze delle sciagurate decisioni dei Giudici della I Camera civile del Tribunale d’Appello!" Politici e popolazione del Canton Ticino, reagiamo in massa, cambiamo il nostro futuro e quello dei nostri figli maschi!
 
Papageno: in nome dei padri.

 

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