La chiusura della cupola del Reichstag e l'allarme bomba alla stazione di Düsseldorf spingono la Germania nel panico
BERLINO - La cupola del Reichstag, chiusa al pubblico da ieri, rimarrà "off limits" fino a nuovo ordine, ma la decisione di sbarrare le porte di una delle mete turistiche più popolari di Berlino non ha contribuito ad allentare la tensione nel Paese: proprio oggi, la stazione di Duesseldorf è stata evacuata a causa di una valigia sospetta e la polizia già chiede aiuto ai militari.
Dopo i ripetuti allarmi lanciati negli ultimi giorni dal ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, questa mattina è bastata una valigia incustodita - forse dimenticata da un viaggiatore - su una banchina della stazione centrale di Duesseldorf (Ovest), per spingere la polizia a evacuare migliaia di pendolari e bloccare il traffico ferroviario per due ore. La valigia non conteneva oggetti sospetti, ha spiegato un portavoce della polizia, e la situazione è tornata alla normalità nel corso della mattinata.
Tuttavia l'episodio ha dimostrato quanto sia alta la tensione in Germania: a tal punto che il sindacato della polizia anticrimine (Bdk) dubita di riuscire a far fronte al nuovo livello di guardia senza l'aiuto dell'esercito. "Dobbiamo presumere che le circostanze eccezionali che la polizia deve affrontare a causa dell'elevato pericolo terroristico dureranno fino all'anno prossimo inoltrato", ha detto il presidente della Bdk, Klaus Jansen, al quotidiano Neue Osnabruecker Zeitung, sottolineando che la sola polizia potrebbe non essere in grado di far fronte all'emergenza.
Jansen ha accennato quindi all'ipotesi di utilizzare l'esercito, che è stata condivisa peraltro anche da esponenti della Cdu, secondo i quali servirebbe una modifica legislativa in questo senso. Tuttavia, l'idea non è piaciuta nè alla Csu, il partito "gemello" bavarese della Cdu, nè agli alleati liberaldemocratici dell'Fdp, nè ai socialdemocratici dell'Spd.
Ats
Foto Keystone / EPA Wolfgang Kumm