CITTA' DEL VATICANO - Kurt Koch, fatto ieri cardinale da Papa Benedetto XVI, ritiene che "gli svizzeri non siano sufficientemente aperti per ricevere quel che proviene da Roma". Il vescovo emerito di Basilea pensa inoltre che "il papa ha fatto tutto quanto poteva" riguardo al problema dei preti pedofili.
Interrogato ieri dalla radio svizzero romanda (RSR), Koch ha dichiarato che gli svizzeri "talvolta pensano di sapere tutto meglio degli altri", non sono "abbastanza aperti alle vere realtà" e non possono quindi recepire "quanto proviene da Roma".
Riferendosi alla pedofilia, il neocardinale ha detto che per lottare contro tale "malattia", è necessario "un approfondimento nella formazione degli agenti pastorali" e "un'integrazione della sessualità nella (loro) vita".
La pedofilia nel clero è stato il tema del concistoro che venerdì ha riunito a Roma 150 cardinali.
Ats
Foto Keystone Karl Mathis