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CHIASSOIl treno si blocca, si cerca un macchinista tra i passeggeri

04.10.10 - 15:33
Surreale richiesta quella di ieri sera su un treno ex Cisalpino. Il convoglio si blocca a Chiasso per problemi tecnici. Il capotreno: "C'è per caso un macchinista a bordo?". Ancora disagi e ritardi con gli Eurocity
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Il treno si blocca, si cerca un macchinista tra i passeggeri
Surreale richiesta quella di ieri sera su un treno ex Cisalpino. Il convoglio si blocca a Chiasso per problemi tecnici. Il capotreno: "C'è per caso un macchinista a bordo?". Ancora disagi e ritardi con gli Eurocity

CHIASSO - È stata una situazione surreale quella vissuta domenica sera sul treno ex Cisalpino, oggi Eurocity, che da Milano portava a Lugano e proseguiva alla volta di Zurigo. In un treno completamente pieno di viaggiatori si è verificata l'ennesima panne, e l'Eurocity 22 si è bloccato alla stazione di Chiasso per un problema tecnico. "È stato un problema durante la fase di disinserimento del software italiano e l'inserimento di quello svizzero" ha spiegato Alessandro Malfanti, portavoce delle FFS.

Questa volta però il guasto è stato accompagnato da una richiesta alquanto insolita e mai sentita a bordo di un treno. Se a teatro o al cinema può suonare familiare la richiesta "c'è un medico tra il pubblico", non altrettanto si puo' dire sentendo un capotreno invitare "se c'è un macchinista sul treno è pregato di farsi avanti".

"Siamo scoppiati a ridere perchè non ci sembrava vero che si arrivasse a chiedere la presenza di un macchinista a bordo" ci racconta un viaggiatore del treno. Per alcuni c'era poco da ridere, visto che il treno  è rimasto bloccato per 30 minuti a Chiasso, ed è arrivato a Lugano con 35 minuti di ritardo e a Zurigo con la bellezza di 62 minuti dopo.

Ovviamente a bordo del treno non c'era nessun macchinista, e alla fine il macchinista presente in cabina di guida è riuscito a reinserire il sistema svizzero e a ripartire in direzione nord. "Il capotreno - ha spiegato Malfanti - ha utilizzato gli altoparlanti di bordo per chiedere se vi fosse la presenza di un secondo macchinista sul convoglio, oltre a quello ai comandi del treno. Questo per due ragioni. La prima è che la presenza di un secondo macchinista in cabina permette al macchinista principale di fare ripartire il treno anche in caso di sistemi software in parte disattivati, riducendo in questo modo il ritardo del convoglio e quindi della clientela. La seconda è che su quel convoglio spesso vi é la presenza di macchinisti in viaggio di servizio, per questo motivo l'appello è stato effettuato su quel convoglio".

L'episodio di domenica è solo uno dei tanti episodi incresciosi che si verificano ormai quotidianamente su treni che transitano dalla Svizzera all'Italia. Ormai i ritardi e le soppressioni non fanno nemmeno più notizia, ma per chi è costretto a viaggiare sui treni la situazione continua ad essere insostenibile. Nel solo weekend ci sono stati 18 ritardi: otto nella giornata di sabato e 10 in quella di domenica. Il tutto documentato nel sito www.cessoalpino.com.

Sal Feo

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