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TICINOApertura domenicale, la denuncia dei sindacati: "Dipendenti ricattati con il licenziamento"

03.10.10 - 11:35
Protesta dei sindacati questa mattina al centro commerciale di Grancia contro i negozi aperti anche di domenica: "Dipendenti costretti a lavorare perché ricattati con il licenziamento". E poi: "Ci guadagnano soltanto i grandi centri commerciali"
Rescue Media / Nicola Liver
Apertura domenicale, la denuncia dei sindacati: "Dipendenti ricattati con il licenziamento"
Protesta dei sindacati questa mattina al centro commerciale di Grancia contro i negozi aperti anche di domenica: "Dipendenti costretti a lavorare perché ricattati con il licenziamento". E poi: "Ci guadagnano soltanto i grandi centri commerciali"

LUGANO - Questa mattina un commesso ramazzava con energia l'atrio di un supermercato di uno dei tanti quartieri di Lugano. Scherzosamente un passante si è rivolto a lui, con un sorriso molto ironico, mentre sui marciapiedi era un brulicare di fedeli appena usciti dalla messa: "Oh, però, si lavora anche di domenica!". L'addetto non ha alzato neppure la testa e si è limitato a un "sì", stretto tra i denti e senza ulteriori commenti.

Per un Ticino ospitale - E' una domenica diversa quella che si vive oggi in Ticino. Con "Emozione Ticino", iniziativa lanciata da Ticino Turismo in collaborazione con le associazioni del mondo economico ticinese, i negozi oggi aprono le loro porte. L'intento, come ci aveva spiegato già un anno fa Patrick Lardi "è quello di promuovere l'immagine di un Ticino e colorato e ospitale in Italia e, naturalmente, oltr'Alpe". Ironia della sorte, a parte la giornata grigia, dopo le polemiche su balairatt e l'immagine dei tre topi che ha fatto il giro d'Europa, sarà un pochino più difficile spacciarsi per ospitali e aperti.

Primo banco di prova - In tutti i casi quello di oggi è solanto un assaggio e un importante banco di prova per capire se ticinesi e turisti risponderanno con entusiasmo alle "emozioni ticinesi" offerte dai negozi aperti.

Rassegnazione e ironia - Tra i dipendenti di vari supermercati e grandi magazzini c'è un frammisto di rassegnazione e ironia: "Sì beh, se la qualità della vita si misura oggi con la possibilità di accedere al consumo anche alla domenica, vedremo come andremo a finire - dice un uomo sulla trentina". "Ah beh si lavora, ormai che abbiamo altro da fare?" ci ha detto una commessa nei giorni scorsi.

Manifestazione a Grancia - Questa mattina, per protestare contro la decisione dell'autorità cantonale di autorizzare l'apertura domenicale e timorosi di deregolamentazioni future, i sindacati ticinesi hanno manifestato questa mattina presso il Centro commerciale Lugano Sud.

Sindacati uniti per dire "No" -Nel centro simbolo della nuova era consumistica ticinese, Nando Ceruso, responsabile settore terziario sindacato OCST, Enrico Borelli, responsabile settore terziario sindacato Unia Ticino e Moesa, Valerio Augustoni del sindacato Sic Ticino Jonathan Saletti Antognini segretario cantonale del sindacato SIT si sono riuniti per sensibilizzare l'opinione pubblica delle conseguenze per il personale del lavoro domenicale. "La domenica è un giorno di riposo da dedicare alla famiglia, alle attività del tempo libero e allo svago e non va trasformata quale giorno lavorativo ordinario".

"Lavoratori ricattati" - I manifestanti hanno evidenziato il fatto che, a loro dire, molti impiegati sarebbero stati obbligati a firmare un consenso al lavoro domenicale sotto la pressione di un licenziamento in caso contrario. Si è inoltre messa in evidenza l’importanza di poter restare a casa la domenica, l’influsso negativo verso l’ambiente dovuto allo spostamento dei veicoli verso i centri commerciali e la concorrenza sleale verso piccoli negozianti che non possono competere con tali aperture.

Volantinaggio - La manifestazione è durata circa 30 minuti ed è stata accompagnata dalla distribuzione di volantini all’interno ed all’esterno di negozi del centro alla clientela, peraltro non particolarmente numerosa a quell’ora. Sono state inoltre annunciate altre manifestazioni in attesa del verdetto del ricorso interposto al permesso di apertura concesso dal Cantone.

Una cinquantina di manifestanti - Davanti all'entrata principale una 50ina di manifestanti, una cifra comunque rilevante se confrontata ai pochi acquirenti, che per ora, hanno scelto Grancia e il suo grande centro commerciale.

"E' certo che alzarsi la domenica mattina per andare all'Ikea la vedo dura" ha commentato un ticinese un po' scettico sullo shopping domenicale "ma oggi, chissà, forse con la giornata grigia non saranno pochi colori che vorranno farsi una passeggiata". 

p.d'a.

Foto d'apertura: Rescue Media / Nicola Liver
 

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