Le porte del Centro Sportivo di Tenero si sono aperte mercoledì per accogliere 105 classi ticinesi con 2'500 allievi che parteciperanno alla terza edizione della rassegna, in programma fino a venerdì
TENERO – 2'500 allievi delle scuole medie, licei e scuole professionali e 28 atelier scientifici allestiti nella palestra del CST. Sono questi i primi numeri che caratterizzano la terza edizione delle giornate dedicate alla scienza e alla tecnologia applicate allo sport. “Quest’anno il tema principale sarà il cervello visto da vari punti di vista”, spiega Patrick Vetterli, coordinatore dell’evento.
Il programma di Sportech è iniziato con successo grazie all’affluente partecipazione alla conferenza del Professore di matematica e di modellistica scientifica al Politecnico federale di Losanna Alfio Quarteroni, il quale ha lavorato alla progettazione e allo sviluppo del nuovo scafo di Alinghi (guarda il video Ti-Press).
“Inoltre”, continua Vetterli, “una delle particolarità dell’edizione 2010 è la mostra multimediale denominata ‘Fuori@Gioco’ nella Palestra Naviglio che presenterà lo sport dal punto di vista della società, approfondendo riflessioni quali il razzismo, la violenza e l’etica”. L’esposizione ha l’intento di mostrare ai visitatori le dinamiche in cui lo sport influisce i fenomeni culturali, economici e politici dei tempi odierni.
Fino a venerdì i ragazzi avranno l’opportunità di scoprire le particolarità della ricerca scientifica riguardanti contenuti che spaziano dagli aspetti fisiologici, alla salute, al ruolo della mente, e alle nuove tecnologie al servizio dello sport.
Per gli studenti sarà un’occasione per verificare concretamente le implementazioni dell’elettrostimolazione quale mezzo d’allenamento muscolare, le proprietà e funzionalità del tessuto osseo, i fenomeni che governano il moto in un fluido, l’analisi tridimensionale del movimento, le prestazioni umane ad alta quota, e molto ancora.
Non ci sono scopi commerciali, bensì l’obiettivo della manifestazione è di riflettere sulle applicazioni tecnologiche e scientifiche tipiche dello sport d’élite. Ogni atelier presenta la propria attività in modo interattivo, seguendo una didattica adeguata con spiegazioni comprensibili che coinvolgono i visitatori.
Foto d'apertura: Ti-Press/Carlo Reguzzi