SVIZZERA / VATICANOE' una psicolabile svizzera che si è buttata sul Papa

ROMA - Una tragica ironia ha sconvolto la tradizione secondo cui gli Svizzeri, al Papa, fanno la guardia. Le indagini sull'episodio di ieri sera hanno rivelato che la giovane donna che si è lanciata sul Pontefice ha la doppia cittadinanza, italiana e appunto svizzera. Si legge tale notizia sul Corriere della Sera online di oggi, venerdì.

Sarà la gendarmeria vaticana ad occuparsi delle indagini sulla donna che giovedì sera ha spintonato il Pontefice e lo ha fatto cadere mentre andava a raggiungere l’altare per celebrare la messa. Secondo alcune indiscrezioni, Susanna Maiolo, tale è il nome della donna, sarebbe stata portata già giovedì sera da uno specialista: per lei è stata avviata la procedura per l’avvio del trattamento sanitario obbligatorio, con la convocazione di uno medico specialista che possa occuparsi delle sue condizioni di salute.

Susanna sarebbe recidiva. Lo scorso anno gli agenti la avrebbero bloccata mentre tentava la stessa mossa. Tuttavia, nessuna colpa è imputabile alle autorità italiane, dato che la Basilica del Vaticano è in territorio straniero, per cui un intervento necessita di una richiesta formale che non è stata formulata.

Proprio come accaduto dieci giorni fa dopo l’aggressione a Silvio Berlusconi in piazza Duomo, si sta riesaminando il dispositivo di sicurezza. Bisogna infatti accertare come sia stato possibile per la donna scavalcare la transenna, ma soprattutto riuscire a far cadere il Papa. Le guardie erano disposte lungo il percorso, ma – come si vede dalle immagini – nessuna di loro era ai lati di Benedetto XVI mentre camminava con gli altri cardinali  verso l’altare benedicendo la folla. Susanna ha approfittato proprio di questo varco.

FOTO Keystone