Cerca e trova immobili

TENNISIl nuovo re di Parigi: "Sono quasi crollato per il nervosismo"

07.06.09 - 17:17
Nella finale del Roland Garros Federer ha battuto con una prestazione impressionante lo svedese Söderling e ha conquistato l’unico slam che gli mancava, eguagliando il record di Sampras di 14 titoli.
KEYSTONE AP BERNAT ARMANGUE
Il nuovo re di Parigi: "Sono quasi crollato per il nervosismo"
Nella finale del Roland Garros Federer ha battuto con una prestazione impressionante lo svedese Söderling e ha conquistato l’unico slam che gli mancava, eguagliando il record di Sampras di 14 titoli.
SPORT: Risultati e classifiche

PARIGI – Dieci anni fa il 17enne Roger Federer disputò il suo primo Roland Garros e uscì al primo turno contro Patrick Rafter. Ora, dieci anni e quattro finali dopo, finalmente il sogno di vincere anche sulla terra rossa di Parigi si è avverato.

In una finale che certo non ci si aspettava, con lo svedese Robin Söderling, giustiziere di Nadal, a contendergli la coppa, il basilese ha giocato un match quasi perfetto ed è così riuscito a realizzare quello che solo cinque tennisti prima di lui avevano fatto: vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam. E ad eguagliare il record di Pete Sampras di quattordici titoli vinti.

Un match praticamente perfetto

Il numero 25 mondiale nulla ha potuto contro un avversario superiore in ogni momento dell’incontro. Il primo set non ha avuto storia, con Federer che ha spazzato via lo svedese in 23 minuti, concedendogli un solo game. Nella seconda frazione Söderling ha ritrovato il gioco che gli aveva permesso di arrivare fino all’atto conclusivo, ma in un tiebreak incredibile ha potuto solo stare a guardare: quattro ace in quattro servizi dell’elvetico e tre minibreak.

Nel terzo set il break decisivo è arrivato subito in apertura, con lo svedese che non è mai riuscito a impensierire l’avversario se non in due occasioni, una proprio nell’ultimo game. Ma alla fine il Roger nazionale è riuscito a sfruttare il suo primo match ball per entrare nella storia e diventare leggenda.

I primi ringraziamenti ad un pubblico fantastico

Le prime parole di Federer dopo la vittoria sono state per l’avversario: “Söderling ha fatto un grande torneo e non era certo facile contro di lui. Gli spettatori sono stati incredibili, senza di loro sarebbe stato impossibile, non so come meritarmi tutto questo. È difficile dire se è la vittoria più bella, ma di certo è quella che mi toglie più pressione, perché ora non avrò più il “dovere” di vincere a Parigi. Adesso è festa!”.

Dopo la consegna della Coppa dei moschettieri da parte di André Agassi, che esattamente dieci anni prima era riuscito nella stessa impresa di vincere tutti gli slam, e l’inno svizzero ascoltato in lacrime, il basilese ha ringraziato team, famiglia, organizzatori e ancora una volta il pubblico, che lo ha sostenuto durante tutto il torneo.
"Un momento fondamentale per la mia carriera"
“È una vittoria importantissima per il resto della mia carriera”, ha detto ai microfoni della TV svizzera. “Avevo l’impressione che era l’anno giusto per riuscire a vincere il Roland Garros, che all’inizio non mi piaceva moltissimo come torneo, ma negli ultimi anni sono riuscito a creare un bel rapporto. Durante il match ho avuto una buona attitudine ed ho messo a segno dei bei punti. Ma all’inizio del terzo set sono quasi crollato per il nervosismo e l’adrenalina”.
Söderling: "Roger è il migliore della storia!"
Robin Söderling si è dimostrato un avversario leale: “Sono state le due migliori settimane della mia carriera. Federer per me è il migliore giocatore della storia e ha veramente meritato di vincere. Io sono contento lo stesso, anche perché Roger era troppo bravo”.

 

Foto d’apertura: Keystone/AP Lionel Cironneau

 


 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE